In campus Savona impianto pilota per taglio bolletta energia
Risparmio con rinnovabili e sistema intelligente di "smart grid"
11 febbraio, 18:50 (ANSA) - BRUXELLES, 11 FEB - E' il Campus universitario di
Savona a realizzare uno dei primi impianti pilota di "smart
grid" in Europa: un sistema intelligente che taglia la bolletta
energetica e le emissioni di CO2 in un'area di 50mila metri
quadri.
Il progetto "Smart Polygeneration Microgrid (SPM)", finanziato dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con circa 2,4 milioni di euro, consiste nella realizzazione di una microrete governata da un'intelligenza centrale che collega diversi impianti di generazione. La SPM è stata progettata dall'Università di Genova e realizzata da Siemens, che ha fornito il sistema che supervisiona e controlla gli impianti.
"Nell'area del Campus gravitano circa 1.500 studenti - spiega Federico Delfino, docente dell'Università di Genova e responsabile del progetto - e sono presenti non solo edifici universitari e residenze per i ragazzi, con mensa, biblioteca e impianti sportivi, ma anche imprese del settore dell'innovazione tecnologica". Il Campus ha un consumo annuale di circa 1 GWh di energia elettrica e di 1.5 GWh di energia termica. "La nostra "smart microgrid" - racconta Delfino - taglia i consumi sfruttando assieme alla caldaie tradizionali anche il fotovoltaico e il solare termodinamico, sistemi di accumulo elettrico e microturbine a gas ad alta efficienza che producono elettricità e calore d'inverno e raffrescamento d'estate".
"L'impianto pilota copre la metà circa dei consumi elettrici e termici" spiega il docente. Grazie all'impianto pilota, l'Università di Genova è riuscita ad attirare risorse anche da progetti europei, come "Optimus" del bando EU Smart Cities e "Sesmag" del bando EU CIPS: "Fra risparmi e entrate da finanziamenti europei e nazionali abbiamo calcolato che ammortizzeremo i costi della rete "intelligente" in circa dieci anni" spiega Delfino.
(ANSA).
Il progetto "Smart Polygeneration Microgrid (SPM)", finanziato dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con circa 2,4 milioni di euro, consiste nella realizzazione di una microrete governata da un'intelligenza centrale che collega diversi impianti di generazione. La SPM è stata progettata dall'Università di Genova e realizzata da Siemens, che ha fornito il sistema che supervisiona e controlla gli impianti.
"Nell'area del Campus gravitano circa 1.500 studenti - spiega Federico Delfino, docente dell'Università di Genova e responsabile del progetto - e sono presenti non solo edifici universitari e residenze per i ragazzi, con mensa, biblioteca e impianti sportivi, ma anche imprese del settore dell'innovazione tecnologica". Il Campus ha un consumo annuale di circa 1 GWh di energia elettrica e di 1.5 GWh di energia termica. "La nostra "smart microgrid" - racconta Delfino - taglia i consumi sfruttando assieme alla caldaie tradizionali anche il fotovoltaico e il solare termodinamico, sistemi di accumulo elettrico e microturbine a gas ad alta efficienza che producono elettricità e calore d'inverno e raffrescamento d'estate".
"L'impianto pilota copre la metà circa dei consumi elettrici e termici" spiega il docente. Grazie all'impianto pilota, l'Università di Genova è riuscita ad attirare risorse anche da progetti europei, come "Optimus" del bando EU Smart Cities e "Sesmag" del bando EU CIPS: "Fra risparmi e entrate da finanziamenti europei e nazionali abbiamo calcolato che ammortizzeremo i costi della rete "intelligente" in circa dieci anni" spiega Delfino.
(ANSA).