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La Liguria punta su ricerca, porti e turismo per il rilancio

Le indicazioni del presidente Burlando nel Bilancio 2014

18 dicembre, 08:17
La Liguria punta su ricerca, porti e turismo per il rilancio La Liguria punta su ricerca, porti e turismo per il rilancio
La Liguria punta su ricerca, porti e turismo per il rilancio

GENOVA - La Liguria punta tutte le sue carte per riavviare lo sviluppo su Industria e innovazione, sistema portuale, turismo e ambiente. E' la strategia per il 2014 indicata dal presidente della Regione Claudio Burlando nella relazione sul bilancio illustrata al Consiglio regionale.
   Si guarda avanti, ha detto il presidente, dopo avere aderito "con grande lealtà e convinzione" all'impegno molto oneroso per contribuire al risanamento finanziario". Nel corso della legislatura la Liguria ha infatti diminuito la sua spesa pubblica di oltre 500 milioni di euro, che parametrati alla dimensione nazionale del comparto regionale si tradurrebbe in 20 miliardi di taglio di spesa pubblica. Merito della Giunta, degli assessori alla Sanità e al Bilancio, degli uffici e della grande attenzione del Consiglio Regionale ha sottolineato Burlando.
  
   L'INDUSTRIA E L'INNOVAZIONE
   La Liguria ha resistito alle minacce sull'apparato produttivo anche mobilitando l'Assemblea, ha evidenziato il presidente, e in qualche caso, come per la battaglia per Finmeccanica, unendo Consiglio Regionale e Consiglio Comunale di Genova. L'impegno ha prodotto risultati tangibili: la salvaguardia degli stabilimenti Fincantieri, il superamento delle incertezze su Ansaldo Energia con l'intervento del Fondo strategico di Cassa Depositi e Prestiti; il risanamento ambientale dell'Ilva messa in sicurezza grazie all'accordo del 2005; la prospettiva assicurata alla Piaggio col nuovo stabilimento a Villanova di Albenga (ora è necessario difendere lo stabilimento di Sestri Ponente).
   FINCANTIERI ha acquisito impianti di avanguardia in Norvegia e ottenuto nuove importanti commesse, divenendo un caso paradigmatico di come si possa attuare una strategia industriale vincente: se si conserva e si razionalizza la capacità di fare, di operare bene, poi si può scommettere anche sul rilancio, sulla competizione nei mercati internazionali.
   È un paradigma che vale anche in altri casi. Come per ANSALDO ENERGIA: ora che la continuità e il controllo sono assicurati dalla presenza del Fondo della Cassa Depositi e Prestiti si può pensare alle strategie in campo energetico, e una operazione analoga si può immaginare per il settore dei trasporti, con un' ulteriore crescita della competitività internazionale di STS e con il necessario risanamento di Breda.
   La Liguria gioca anche la carta IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), dei Distretti tecnologici di Genova e della Spezia, dell'Università e del CNR. Si è dimostrata vincente la scelta della Regione di sostenere anche finanziariamente (12 milioni) l'insediamento a Morego di un centro che ospita 800 scienziati da ogni parte del mondo ha detto Burlando.

   IL SISTEMA PORTUALE, UN VALORE STRATEGICO NAZIONALE
   Un contributo strategico può venire dai porti della Liguria che assicurano già 5 miliardi di euro di entrate fiscali l'anno. Gli investimenti in nuove opere a Genova, La Spezia e Savona- Vado sono essenziali per attrezzare l'Italia a non perdere la sfida della riorganizzazione dei traffici mondiali secondo Burlando. Si comincia a parlare delle rotte artiche e della capacità di penetrazione dei grandi porti del Nord Europa sin nella pianura padana. La Liguria procede perciò alla realizzazione del sistema di infrastrutture destinato a servire i porti e le funzioni logistiche: Terzo Valico, nodo ferroviario di Genova, raddoppi dell'Aurelia, strada a mare di Cornigliano, nodo viario di San Benigno, Gronda autostradale di Genova.
   La Liguria attende a questo scopo le norme in grado di fare leva sull'autonomia dei porti, sulla gestione efficiente e selettiva della portualità e della logistica. Solo a titolo di esempio, una modesta autonomia finanziaria consentirebbe al porto di Genova di costruire la nuova diga con fondi propri.

   IL TURISMO, L'AMBIENTE, LA NOSTRA STORIA
   La terza risorsa che la Liguria può sviluppare è il turismo  di qualità, strettamente legato alla valorizzazione delle risorse naturali e ambientali, alla tutela e al rilancio di un patrimonio storico, artistico e culturale ricchissimo. Considerando parte della cultura ligure la sua sapienza agricola e enogastronomica: un altro terreno su cui l'incontro tra la tradizione e l' innovazione tecnologica e organizzativa può produrre risultati vincenti in tutto il mondo.
   In un recente viaggio a Mosca con l'assessore Berlangieri, il presidente ha constatato la conoscenza e il grande interesse che in quel paese esistono "per le realtà dei nostri territori, della costa e dell'entroterra". Rivendica perciò la giustezza degli investimenti di circa 25 milioni per garantire a tutte le comunità dell'entroterra l'utilizzo della banda larga. Oppure quelli che hanno reso famoso nel mondo il Parco delle Cinque Terre o che stanno rendendo un'attrazione internazionale la pista ciclabile realizzata sulla costa del Ponente ligure. Servono nuove iniziative per connettere, valorizzare, rendere raggiungibile l'offerta, come il trasporto aereo. La Liguria investirà insieme alle Camere di Commercio e all'Aeroporto di Genova 6 milioni per attrezzarsi in modo l'Expo milanese del 2015 sia una grande occasione. Investimenti sono in corso anche per mettere il sistema ricettivo in grado di accogliere al meglio - parlando la loro lingua - i turisti russi.

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