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Cianuro per uccidere elefanti, 5 arresti nello Zimbabwe

Veleno nascosto dai bracconieri in arance e lecca-lecca di sale

08 ottobre, 20:15

Cianuro nascosto nei lecca-lecca di sale per animali: i bracconieri hanno ucciso così 11 elefanti del parco nazionale di Hwange, nello Zimbabwe settentrionale, con l'obiettivo di appropriarsi delle loro zanne da vendere sul mercato nero.

Cinque sospettati, persone residenti nell'area, sono state arrestate dalla polizia per il reato, secondo quanto riferisce la National Parks and Wildlife Management Authority del Paese.

Resta ancora senza colpevoli, invece, l'avvelenamento di tre pachidermi nel parco nazionale di Matusadona, nel Nord dello Stato africano. In questo caso, il cianuro era stato nascosto nelle arance.

L'avvelenamento degli elefanti non è un fenomeno nuovo nello Zimbabwe. Nel 2013 sono stati 300 gli esemplari uccisi con la stessa metodologia nel parco di Hwange. Il cianuro è ampiamente usato nell'industria mineraria del Paese, ed è quindi facile da reperire.

Degli 11 elefanti ritrovati morti a Hwange, soltanto sei erano senza zanne: segno che i bracconieri sono stati interrotti durante l'operazione. Il commercio illegale d'avorio, molto redditizio sul mercato asiatico, è un problema che interessa diversi Stati africani, dal Kenya alla Tanzania al Mozambico, dove negli ultimi 5 anni i bracconieri hanno ucciso la metà dei 20mila esemplari presenti. Soltanto ieri nello Zimbabwe un trentenne di nazionalità zambiana è stato arrestato perché trovato in possesso di 25 kg d'avorio, dal valore di oltre 6mila dollari, e di tre metri di pelle di pitone.

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