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Guida ai Covered Warrant

Il mercato dei Covered Warrant

La storia

La prima emissione di Covered Warrant, destinata agli investitori istituzionali, risale al 1992 ad opera di Citibank, con un call e put sul cambio Dollaro/Lira.

L'accoglienza da parte degli investitori fu decisamente superiore alle aspettative, consentendo al mercato interbancario di svilupparsi per le emissioni successive, ed allargarsi anche agli investitori individuali.

I Covered Warrant offerti sul mercato italiano non erano inizialmente presenti su alcun mercato ufficiale domestico. Venivano scambiate emissioni che si trovavano quotate principalmente sulla borsa di Francoforte e del Lussemburgo.

In seguito, a partire dal giugno 1998, i covered warrant, sono stati ammessi alla quotazione da parte della Borsa Italiana ed introdotti sul mercato telematico MCW.

Da allora i CW hanno registrato una ulteriore notevole crescita, sia per numero di serie quotate, che per volumi di negoziazione.

Attualmente i Covered Warrant vengono negoziati sul mercato telematico Sedex (Securitised Derivatives Exchange) di Borsa Italiana che dal 2004 ha sostituito l’MCW.

Segmenti

Il mercato dei Covered Warrant è suddiviso in diversi segmenti:

Plain vanilla call o put con strike diverso da zero
Investement Certificates A certificati che replicano senza effetto leva. un'attività sottostante
Investement Certificates B certificati che replicano con caratteristiche accessorie o esotiche una determinata attività sottostante
Leverage Certificates certificati che replicano con effetto leva l'attività sottostante
CW Strutturati/Esotici combinazioni di call e put

Gli Investment Certificates di classe A e B (strumenti molto simili fra loro che nel primo caso riflettono il livello di mercato del sottostante e nel secondo ne sintetizzano il valore) si differenziano dai Covered Warrant tradizionali e dai Leverage Certificates in quanto non hanno un effetto leva.

La negoziazione

Le negoziazioni si svolgono secondo le modalità della negoziazione continua e gli orari sono così articolati:

cancellazione proposte
08.00
09.00
negoziazione continua
09.05
17.25
after hour
18.00
20.30

Durante la sessione di negoziazione continua i contratti vengono conclusi mediante l'abbinamento automatico delle proposte di acquisto o di vendita presenti sul book e ordinate secondo criteri di priorità di prezzo e di tempo.

I contratti di compravendita sono liquidati il terzo giorno di borsa aperto successivo alla stipula.

Il Market Maker si impegna a esporre in via continuativa su tutte le proprie serie quotate, proposte in acquisto e in vendita a prezzi che non si discostino tra loro in misura superiore al differenziale massimo (spread) e per un quantitativo minimo definito da Borsa Italiana. In caso di applicazione delle quotazioni esposte gli specialisti si impegnano a ripristinare le stesse entro cinque minuti.

Tassazione

Dal punto di vista fiscale, le plusvalenze sul covered warrant sono tassate con l'aliquota al 12,50%, sia che derivino dall'esercizio dell'opzione sia che provengano dalla compravendita del titolo. Nel primo caso, l'imponibile è rappresentato dalla differenza tra strike price e prezzo del sottostante; nel secondo caso, dal corrispettivo della vendita, diminuito dei premi pagati e di altri oneri. (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, art.81). È consentita la deducibilità delle minusvalenze e degli altri oneri da operazioni di cessione a titolo oneroso.

Le spese di intermediazione per i Covered Warrant variano in base agli intermediari. In termini di percentuale sono solitamente le stesse di quelle applicate alle azioni; in termini assoluti, dato che un CW vale una frazione dell'azione, l'acquisto di un CW comporta il pagamento di spese meno elevate.

È possibile negoziare diversi CW con commissioni zero grazie ad accordi di distribuzione tra i market maker e i principali broker online.

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