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Ambiente: Perugia lavora per essere citta’ smart ed ecosostenibile

Vicesindaco Barelli, altrimenti politica non risolve problemi

03 novembre, 19:13

L’obiettivo di Perugia "è di essere città sempre più smart ed ecosostenibile". E’ il concetto sul quale ha puntato il vicesindaco di Perugia Urbano Barelli che ha partecipato alla fiera Ecomondo e agli stati generali della “economia verde” a Rimini. "E per questo - ha aggiunto - stiamo lavorando. Perché dall'enciclica del Papa, all'Expo al vertice che ci sarà a Parigi sui cambiamenti climatici tutto va nella direzione della centralità della sostenibilità ambientale e delle città intelligenti. Le politiche pubbliche quindi o vanno in questa direzione o non risolvono i problemi".

“Quello dei rifiuti – ha detto Barelli – è un settore a tecnologia avanzata e quindi di anno in anno ci sono continue novità. Cosa che più in generale vale anche per le energie rinnovabili e per la green economy. L’economia verde è infatti ormai riconosciuta da tutti come quella del futuro e quindi a Ecomondo c’ è un pezzo di futuro. Come ha detto il sindaco di Rimini, il mondo o sarà ecologico e sostenibile oppure non sarà. Quello che prima era un settore di nicchia ora è diventato centrale per il futuro”.

Per il vicesindaco di Perugia “le politiche delle città devono essere necessariamente di sostenibilità ambientale”. “Non a caso – ha proseguito – abbiamo ragionato di Perugia come smart city. Essere smart, essere intelligenti, significa oggi essere tecnologicamente avanzati, inclusivi e soprattutto sostenibili. Tutte le città del mondo si stanno riorientando in questa direzione, secondo lo slogan ‘fare meglio con meno’. Cioè fare migliori politiche cittadine, qualitativamente e tecnologicamente avanzate, con meno risorse economiche ma anche ambientali. Un concetto utilizzato da tutti per ri-orientare le politiche pubbliche locali ”.

In questo quadro Perugia ha già presentato in Confindustria dieci progetti per la smart city. “Riguardano – ha ricordato Barelli – le tematiche ambientali, come la partecipazione . La gestione delle città non può infatti più essere solo istituzionale ma va allargata. Con una governance che comprenda il più possibile anche i destinatari dei provvedimenti. Abbiamo poi lavorato al progetto per una diversa raccolta differenziata dei rifiuti nel centro storico e un altro sull’economia circolare, nella quale le risorse non vengono sprecate, bruciate o buttate nelle discariche ma recuperate e riutilizzate. Anche l’Unione europea ci dice che bisogna andare in questa direzione”.

“Abbiamo poi – ha sottolineato ancora Barelli – progetti come ‘adotta il verde’ che ha riscosso un grande successo. Siamo arrivati già a 84 associazioni che hanno ‘adottato’ aree verdi in città mentre altre 12 sono in attesa di farlo. Stiamo anche lavorando a un progetto più ambizioso con l’Università, anche per una ‘città dei talenti’ perché ora il mondo funziona se ha al centro la sostenibilità ambientale insieme all’intelligenza e alla creatività. Noi – ha concluso Barelli - vogliamo quindi valorizzare questi due elementi”.

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