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Ambiente: a Ecomondo tornano stati generali green economy

Realtà consistenti che hanno saputo resistere alla crisi

03 novembre, 19:51

BOLOGNA - Le imprese italiane della green economy sono in Italia una realtà consistente in tutti i settori economici. Hanno resistito meglio delle altre alla crisi, esportano di più, vincono sul fatturato, hanno migliori aspettative per il 2015, sono soprattutto di dimensione piccola-media (nell'agricoltura sono diffuse anche fra le grandi), sono guidate per lo più da ultraquarantenni e più delle altre sono al femminile. Questa è l'istantanea scattata alle imprese italiane della green economy, cioè che producono beni di qualità ecologica e servizi ambientali (core green) e quelle che hanno adottato modelli di gestione green (go green) - il 42% delle imprese italiane -, contenuta nella Relazione sullo stato della green economy, realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, presentata oggi a Rimini nella giornata di apertura degli Stati Generali della Green Economy 2015. La due giorni, arrivata quest'anno alla quarta edizione, si svolge all'interno di Ecomondo-Key Energy-Cooperambiente, ed è organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 64 associazioni di imprese green, con il Ministero dell'Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico e con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. La Relazione, uno studio ampio sulle imprese italiane, riguarda l'industria, l'edilizia, l'agricoltura, i servizi e il commercio ed è divisa in tre parti: la prima presenta i risultati di un'indagine sulle imprese della green economy in Italia, la seconda disegna un quadro delle tematiche strategiche per la green economy in Italia e la terza fornisce dati e spunti internazionali. "Gli Stati Generali - ha detto Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente - sono il motore del futuro che c'è già, dell'economia sostenibile che sta trainando la ripresa italiana.

La green economy sta contaminando virtuosamente il sistema produttivo".

"Dalla relazione presentata oggi - ha dichiarato Edo Ronchi, del Consiglio Nazionale della Green Economy - emerge che le imprese green sono ormai una parte decisiva e qualificante dell'economia italiana. Non mancano tuttavia le difficoltà, come ad esempio nelle fonti rinnovabili. Dopo il crollo del 2014 della nuova potenza installata in Italia, il 2015, per il calo della produzione di energia idroelettrica e la bassa crescita delle altre rinnovabili, si prospetta, dopo anni di crescita ininterrotta, il primo anno di possibile calo della quota di produzione di elettricità da fonti rinnovabili e di aumento invece della produzione da fonti fossili".