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Raccolta vecchi pneumatici a 325 mila tonnellate nel 2015
Stime dei recuperatori della gomma, settore aspetta decreto
06 ottobre, 16:21 (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Nel 2015 verranno raccolte oltre
325.000 tonnellate di pneumatici fuori uso in Italia (erano
circa 316.000 tonnellate) nel 2013). Di queste il 45% (quasi
147.000 tonnellate) viene avviato a riciclo, mentre il 55%
(oltre 178.000 tonnellate) va verso il recupero energetico. Sono
queste le ultime stime di Unirigom (l'Unione recuperatori
italiani della gomma di Fise Unire/Confindustria), sulla base
dei dati della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, emerse
nel corso di un convegno oggi a Roma.
Dai numeri presentati emerge che cresce la raccolta e la gestione dei pneumatici fuori uso. ''Oggi il settore deve compiere un ulteriore salto di maturità - osserva il presidente Unirigom, Andrea Fluttero - focalizzandosi su due obiettivi: da una parte privilegiare la crescita della percentuale di riciclo di materiale a scapito della quota destinata al recupero energetico, come ci viene richiesto anche a livello europeo; dall'altra c'è la necessità di ridurre le esportazioni di questi materiali per evitare che tali flussi vengano portati all'estero senza alcun trattamento o con trattamenti solo grossolani, sottraendo quantitativi importanti all'industria del riciclo e ai settori produttivi nazionali''. Dal riciclo di pneumatici fuori uso oggi si ottiene principalmente gomma vulcanizzata (72,4% del recupero di materia) da impiegare in diversi campi, ma anche acciaio (20,3%) e materiale tessile (7,3%). I vantaggi che derivano dagli impieghi della gomma riciclata si hanno in campo sportivo, stradale e nell'edilizia.
''Il settore - conclude Fluttero - attende il decreto che disciplini il delicato momento del passaggio da rifiuto, dopo il trattamento, a materia prima seconda, tramite una normativa chiara, omogenea, basata su standard adeguati e riconosciuti''; poi serve ''un maggiore coordinamento nella ricerca e sviluppo; il sostegno agli acquisti verdi pubblici e privati di prodotti riciclati; l'Iva agevolata per i prodotti realizzati con materiali riciclati''.
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Dai numeri presentati emerge che cresce la raccolta e la gestione dei pneumatici fuori uso. ''Oggi il settore deve compiere un ulteriore salto di maturità - osserva il presidente Unirigom, Andrea Fluttero - focalizzandosi su due obiettivi: da una parte privilegiare la crescita della percentuale di riciclo di materiale a scapito della quota destinata al recupero energetico, come ci viene richiesto anche a livello europeo; dall'altra c'è la necessità di ridurre le esportazioni di questi materiali per evitare che tali flussi vengano portati all'estero senza alcun trattamento o con trattamenti solo grossolani, sottraendo quantitativi importanti all'industria del riciclo e ai settori produttivi nazionali''. Dal riciclo di pneumatici fuori uso oggi si ottiene principalmente gomma vulcanizzata (72,4% del recupero di materia) da impiegare in diversi campi, ma anche acciaio (20,3%) e materiale tessile (7,3%). I vantaggi che derivano dagli impieghi della gomma riciclata si hanno in campo sportivo, stradale e nell'edilizia.
''Il settore - conclude Fluttero - attende il decreto che disciplini il delicato momento del passaggio da rifiuto, dopo il trattamento, a materia prima seconda, tramite una normativa chiara, omogenea, basata su standard adeguati e riconosciuti''; poi serve ''un maggiore coordinamento nella ricerca e sviluppo; il sostegno agli acquisti verdi pubblici e privati di prodotti riciclati; l'Iva agevolata per i prodotti realizzati con materiali riciclati''.