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In piazza protesta scuola Trionfale,2 antenne a pochi metri
Piazzate nottetempo, in complesso scolastico oltre 1000 studenti
06 ottobre, 17:07 (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Arriva in piazza la protesta di alunni
e genitori della scuola Adelaide Cairoli, nel quartiere
Trionfale-Prati, a Roma. Motivo della protesta, sono due antenne
per la telefonia che sono state piazzate nottetempo sul viale
Andrea Doria, a pochissima distanza dal complesso scolastico che
ospita la scuola d'infanzia e primaria Adelaide Cairoli (soli 15
metri) e il liceo Tacito (70 metri).
"In pratica, contro il buon senso e le norme, oltre 1000
studenti tra i 3 e i 19 anni vengono esposti a potenziali rischi
per la salute molte ore al giorno", spiega Marco Iodice,
genitore di tre bambini che frequentano la scuola Cairoli e
coordinatore dei genitori che hanno dato vita alla protesta
creando il Comitato "Giù le antenne Scuola Cairoli".
La materia è oggi normata da un Regolamento comunale del maggio 2015, che ha sostituito un Protocollo d'intesa Comune - Compagnie telefoniche del 2004. Entrambe le norme, sulla base del principio di precauzione, fanno divieto di installare stazioni radio base entro i 100 metri da scuole, ospedali e altri siti definiti sensibili. Tuttavia nessuno dei soggetti coinvolti (dal Comune al Municipio I, alle compagnie telefoniche), avrebbe segnalato la presenza di una scuola che è lì da 103 anni ed è addirittura il primo edificio costruito nel quartiere. Nè la cittadinanza è stata in alcun modo informata, come invece prevedono protocolli e regolamenti.
La vicenda, poi, fanno notare i genitori che hanno dato vita alla protesta, è piena di stranezze e "coincidenze". "Come cittadini siamo scandalizzati che per l'ignavia e l'ingordigia di pochi vengano calpestati i diritti di molti, visto che per una volta le norme proteggerebbero bambini, ragazzi e residenti". A pochi metri, inoltre, sorgono altri istituti scolastici, una casa di riposo e un oratorio. Il quartiere è già tra i più esposti a inquinamento elettromagnetico.
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La materia è oggi normata da un Regolamento comunale del maggio 2015, che ha sostituito un Protocollo d'intesa Comune - Compagnie telefoniche del 2004. Entrambe le norme, sulla base del principio di precauzione, fanno divieto di installare stazioni radio base entro i 100 metri da scuole, ospedali e altri siti definiti sensibili. Tuttavia nessuno dei soggetti coinvolti (dal Comune al Municipio I, alle compagnie telefoniche), avrebbe segnalato la presenza di una scuola che è lì da 103 anni ed è addirittura il primo edificio costruito nel quartiere. Nè la cittadinanza è stata in alcun modo informata, come invece prevedono protocolli e regolamenti.
La vicenda, poi, fanno notare i genitori che hanno dato vita alla protesta, è piena di stranezze e "coincidenze". "Come cittadini siamo scandalizzati che per l'ignavia e l'ingordigia di pochi vengano calpestati i diritti di molti, visto che per una volta le norme proteggerebbero bambini, ragazzi e residenti". A pochi metri, inoltre, sorgono altri istituti scolastici, una casa di riposo e un oratorio. Il quartiere è già tra i più esposti a inquinamento elettromagnetico.