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Prodotti fatti in Cina non fanno bene all'ambiente
Emettono più C02 di stessi beni realizzati altrove
30 settembre, 09:27 (ANSA) - ROMA, 30 SET - I prodotti realizzati in Cina non
fanno bene all'ambiente e anzi stanno potenzialmente accelerando
i cambiamenti climatici. A dirlo è uno studio condotto dalle
Università di Harvard, del Maryland e della California - Irvine,
che ha dimostrato come i beni fatti in questo Paese sono
associati ad emissioni di C02 molto più alte rispetto agli
stessi prodotti realizzati altrove. La ricerca è stata
pubblicata su Nature Climate Change.
"L'incredibile aumento della produzione cinese negli ultimi 15 anni ha guidato l'economia mondiale verso nuove dimensioni e ha fornito ai consumatori dei Paesi sviluppati enormi quantità di merci a basso costo", ha detto Steven J. Davis, dell'Università della California - Irvine, "ma tutto questo ha avuto costi rilevanti per l'ambiente".
I ricercatori attribuiscono l'alta intensità di emissioni cinesi - cioè la quantità di CO2 emessa per ogni dollaro di beni prodotti - ai processi di produzione troppo antiquati e alla dipendenza dal carbone. In particolare, i ricercatori hanno studiato i settori industriali e le regioni note per l'alta intensità di emissioni, come le acciaierie, impianti petrolchimici e minerari nella provincia del Guizhou, dello Yunnan e di Shanxi, la Mongolia interna e nelle regione di Ningsia. Secondo i ricercatori, i Paesi sviluppati potrebbero contribuire al taglio del carbonio migliorando i processi di produzione industriale in queste aree.(ANSA).
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"L'incredibile aumento della produzione cinese negli ultimi 15 anni ha guidato l'economia mondiale verso nuove dimensioni e ha fornito ai consumatori dei Paesi sviluppati enormi quantità di merci a basso costo", ha detto Steven J. Davis, dell'Università della California - Irvine, "ma tutto questo ha avuto costi rilevanti per l'ambiente".
I ricercatori attribuiscono l'alta intensità di emissioni cinesi - cioè la quantità di CO2 emessa per ogni dollaro di beni prodotti - ai processi di produzione troppo antiquati e alla dipendenza dal carbone. In particolare, i ricercatori hanno studiato i settori industriali e le regioni note per l'alta intensità di emissioni, come le acciaierie, impianti petrolchimici e minerari nella provincia del Guizhou, dello Yunnan e di Shanxi, la Mongolia interna e nelle regione di Ningsia. Secondo i ricercatori, i Paesi sviluppati potrebbero contribuire al taglio del carbonio migliorando i processi di produzione industriale in queste aree.(ANSA).