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Nel mondo oltre metà tartarughe ha ingerito plastica

Studio australiano rivela rischi in varie zone oceani

16 settembre, 10:06
Nel mondo oltre metà tartarughe ha ingerito plastica Nel mondo oltre metà tartarughe ha ingerito plastica

Nel mondo oltre la metà delle tartarughe marine ha ingerito plastica o altri rifiuti prodotti dall'uomo. L'allarme viene da uno studio condotto dall'Università del Queensland e pubblicato su Global Change Biology. Secondo le stime ogni anno finiscono negli oceani tra le 4 e le 12 tonnellate di plastica. Tra le acque più pericolose ci sono le coste orientali dell'Australia e del Nord America, del Sud-Est asiatico, dell'Africa meridionale, e delle Hawaii per una combinazione di carichi di detriti e un'alta diversità delle specie. Gli studiosi hanno incrociato i dati sull'accumulo di plastica e rifiuti nei mari con le mappe degli habitat di sei specie di tartarughe.

"I risultati - ha spiegato Qamar Schuyler dell'Università del Queensland - indicano che circa il 52% delle tartarughe nel mondo ha mangiato questi detriti". L'ingestione della plastica può uccidere le tartarughe bloccando l'intestino o perforandone la parete; inoltre, il rilascio di sostanze tossiche nei tessuti degli animali potrebbe causare altri problemi.

Tra le sei specie studiate, la testuggine più esposta ai rischi è risultata la tartaruga bastarda olivacea, una specie classificata come 'vulnerabile' sulla lista rossa Iucn. Corre pericoli maggiori, spiegano gli studiosi, sia a causa del suo comportamento alimentare che per la sua distribuzione: questa tartaruga si ciba infatti di meduse e altri animali che galleggiano e spesso mangia in mare aperto, area in cui plastica e altri rifiuti si accumulano.

Già ad inizio settembre, un altro studio aveva avvertito sulle conseguenze della plastica negli oceani sugli uccelli marini, sottolineando come entro il 2050 il 99% di questi animali avrà ingoiato plastica, con conseguenze sulla loro salute.

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