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Al via piano globalCare per la bonifica dei siti contaminati
Iniziativa scientifica mondiale guidata dall'Australia
15 settembre, 09:56 (ANSA) - SYDNEY, 15 SET - Oltre 700 scienziati e dirigenti di
industrie di diversi paesi, specializzati nel campo della
decontaminazione ambientale, sono riuniti da 13 al 16 settembre
a Melbourne in Australia per la 6/a International Contaminated
Site Remediation Conference, detta CleanUp 2015, per discutere
maniere per decontaminare il pianeta dalla crescente marea di
inquinamento e di emissioni tossiche causati dall'attività
umana. Gli obiettivi sono di bonificare l'inquinamento causato
dal passato sviluppo industriale e di ridurre i rischi che i
contaminanti costituiscono per le popolazioni.
Oggi è stato lanciato il piano globalCARE, l'iniziativa scientifica mondiale guidata dall'Australia per diagnosticare e per intervenire contro il crescente impatto della contaminazione chimica sulla salute umana e sugli ecosistemi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che su scala globale una morte su 12 è ora dovuta a inquinamento o avvelenamento chimico. Di conseguenza la decontaminazione è ora uno dei compiti più urgenti e più sottovalutati che l'umanità abbia di fronte, ha detto il professor Ravi Naidu del Cooperative Research Centre, che ospita la conferenza. "Vi sono evidenze che le sostanze tossiche nell'aria, nell'acqua, sui posti di lavoro e anche nei beni di consumo domestico raggiugono ormai quasi tutti gli abitanti del pianeta, dai neonati alle persone più anziane, dagli abitanti delle città agli agricoltori, alle popolazioni remote che vivono di caccia e raccolta", ha detto Naidu. La contaminazione chimica inoltre è di solito incrementale e cumulativa, mentre l'esposizione rimane spesso nascosta finché è troppo tardi - gli esempi includono l'asbestosi e l'avvelenamento da arsenico, ha aggiunto.
Fra i temi all'ordine del giorno: l'impatto sulla salute umana delle sostanze tossiche contenute nei pesci; i progressi internazionali nelle tecnologie di bonifica dei siti; l'uso dell'energia solare per ripulire la contaminazione del suolo e delle acque; l'impatto del sollevamento dei mari sui siti contaminati; e il coinvolgimento del pubblico nei programmi di bonifica. (ANSA)
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Oggi è stato lanciato il piano globalCARE, l'iniziativa scientifica mondiale guidata dall'Australia per diagnosticare e per intervenire contro il crescente impatto della contaminazione chimica sulla salute umana e sugli ecosistemi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che su scala globale una morte su 12 è ora dovuta a inquinamento o avvelenamento chimico. Di conseguenza la decontaminazione è ora uno dei compiti più urgenti e più sottovalutati che l'umanità abbia di fronte, ha detto il professor Ravi Naidu del Cooperative Research Centre, che ospita la conferenza. "Vi sono evidenze che le sostanze tossiche nell'aria, nell'acqua, sui posti di lavoro e anche nei beni di consumo domestico raggiugono ormai quasi tutti gli abitanti del pianeta, dai neonati alle persone più anziane, dagli abitanti delle città agli agricoltori, alle popolazioni remote che vivono di caccia e raccolta", ha detto Naidu. La contaminazione chimica inoltre è di solito incrementale e cumulativa, mentre l'esposizione rimane spesso nascosta finché è troppo tardi - gli esempi includono l'asbestosi e l'avvelenamento da arsenico, ha aggiunto.
Fra i temi all'ordine del giorno: l'impatto sulla salute umana delle sostanze tossiche contenute nei pesci; i progressi internazionali nelle tecnologie di bonifica dei siti; l'uso dell'energia solare per ripulire la contaminazione del suolo e delle acque; l'impatto del sollevamento dei mari sui siti contaminati; e il coinvolgimento del pubblico nei programmi di bonifica. (ANSA)