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In Puglia esempi riuso creativo e arredo urbano

Vecchie museruole cavalli diventano lumi,pensiline bus panchine

20 maggio, 16:52

di Isabella Maselli
Vecchie museruole per cavalli diventano lumi, pensiline per autobus dismesse si trasformano in panchine. Anche l'arredo urbano passa per il riuso attraverso il recupero di materiali inutilizzati in un'ottica di rispetto della loro storia, della tradizione e soprattutto dell'ambiente.

Il 'Roomart-Design in discarica' di Claudio De Leo e Luca Gianpietruzzi è una delle esperienze pugliesi virtuose tra i laboratori eco-officine di creazioni artistiche per l'arredo urbano con l'impiego di rifiuti riciclati e il recupero di oggetti abbandonati. Ha sede a Gioia del Colle (Bari), all'interno di una discarica. Un vero e proprio luogo di gestione dei rifiuti urbani, nato e cresciuto nel 2012 grazie al bando regionale di Principi Attivi. "La finalità - spiega Claudio De Leo - è di sviluppare l'economia del recupero e creare nuovi beni collettivi. Prendiamo vecchi oggetti dai bidoni e in discarica e li riutilizziamo come arredo per l'allestimento di vetrine, doniamo le nostre opere alla città, dai posacenere in legno e ferro a forma di animali a lumi fatt con vecchie museruole". 'Roomart' si occupa anche di laboratori per bambini e adulti con l'obiettivo di "diffondere la cultura dell'oggetto e dellidea e dargli nuova vita".

A Martina Franca la filosofia del riuso associato all'arredo urbano è alla base dell'attività di 'Relab'. Mauro Mazzaglia e Nanni Palmisano si sono conosciuti in una giornata dedicata all'ambiente. "Volevamo togliere pneumatici abbandonati dal ciclo dei rifiuti - spiega Mauro Mazzaglia - e ne abbiamo fatto fioriere". In Fiera del Levante 'Relab' ha creato l'anno scorso aiuole realizzate con copertoni colorati. "Abbiamo quindi deciso di approfondire il tema del riciclo creativo e in base a quello che troviamo all'isola ecologica produciamo lampade, vasi e portacandele utilizzando vecchie bottiglie e contenitori di ogni forma e materiale". Con quello che guadagnano stanno ristrutturando un trullo per farne un vero e proprio laboratorio e organizzano periodicamente laboratori con persone svantaggiate sulla lavorazione di questi materiali.

Di arredo urbano e riuso si occupa anche il barese Domenico Gissi. Il suo progetto è nato cinque anni fa, frutto della sua esperienza nell'artigianato del ferro e nelle scenografie. Un architetto d'interni con la passione per il riuso. "Recupero materiali di ogni tipo - spiega Domenico Gissi - bottiglie in plastica, cartoni, barattoli di alluminio in cui vedo un potenziale, una seconda vita. Credo che il riuso sia l'unica soluzione possibile per una umanità che vive al di sopra delle proprie possibilità in quanto ad utilizzo delle risorse del pianeta. Dobbiamo evitare processi produttivi inquinanti e tutelare dell'ambiente". Nell'ultima edizione della Fiera del Levante di Bari Gissi ha realizzato per il padiglione dell'assessorato all'Ambiente della Regione Puglia una installazione che riproduceva un salotto, "simbolo dell'immobilismo della nostra società". "La mia idea di progetto è legata alla filosofia del recupero, un modus vivendi che vuol cercare di contrastare il fenomeno del consumismo che si può semplificare in un ciclo di 3 fasi: compro-consumo-butto. Io intervengo su oggetti che apparentemente hanno terminato il loro ciclo di vita, - dice Domenico Gissi - ad ogni prodotto associo un significato ed un nome. Con tubi in polipropilene faccio lampade da tavolo, pensili a muro ottenuti da cassetti di vecchi armado, orologi, sgabelli e portariviste fatte con alluminio di tubi dei condizionatori". Ha collaborato in Spagna, a Barcellona, con diverse realtà di design nel sociale, con ragazzi socialmente disadattati e con ritardi mentali, sempre nell'ottica del riuso creativo. E il prossimo 20 giugno parteciperà ad un'esposizione dedicata al suolo nello spazio giovani in via Venezia a Bari Vecchia.

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