(ANSA) - ROMA, 21 MAG - ''Dalla ricerca sulla fusione quasi 1 miliardo di euro di commesse per le industrie italiane''. A dirlo l'Enea nella sua newsletter, in cui si parla di un ciclo di incontri organizzato dall'università di Castellanza, e dell'industria italiana impegnata nella produzione dei componenti ad alta tecnologia per la costruzione di Iter, il primo reattore sperimentale per la fusione nucleare, e le ricadute economiche a livello nazionale.

Il reattore Iter che sorgerà a Cadarache nel sud della Francia - viene spiegato - prevede la riproduzione della reazione nucleare che esiste in natura nel sole e nelle stelle: ''un progetto ad elevata complessità'' al quale partecipano diversi Stati; per l'Italia il coordinamento è affidato all'Enea. In quest'ambito ''dal 2008 al 2014 le imprese italiane si sono aggiudicate commesse per 978 milioni di euro, collocandosi al vertice per valore di progetti vinti, subito dopo quelle francesi''. In base ai contratti per la produzione dei componenti tecnologici di Iter, ''le industrie italiane raggiungono la vetta della classifica, aggiudicandosi contratti per 960 milioni di euro, pari ad oltre la metà del valore complessivo dei progetti''. Le nostre imprese si collocano ''al primo posto per il tasso di successo delle proposte presentate (45%)''.

''Il successo del sistema industriale italiano - dichiara il commissario dell'Enea, Federico Testa - si fonda su competenze tecnologiche frutto della collaborazione tra mondo dell'industria e mondo della ricerca. L'Enea è in grado di offrire ulteriori opportunità di crescita anche alle piccole e medie imprese''. (ANSA).