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Attività umana minaccia metà specie di coccodrilli

Allarme estinzione lanciato da un ricercatore australiano

09 settembre, 09:22
Attività umana minaccia metà specie di coccodrilli Attività umana minaccia metà specie di coccodrilli

L'attività umana sta portando all'estinzione quasi la metà delle 27 specie di coccodrilli del mondo. L'allarme arriva da Gordon Grigg, docente dell'Università del Queensland, che in un'intervista all'edizione australiana del Guardian sottolinea però che non tutte le specie di questi rettili soffriranno allo stesso modo, ad esempio il temuto coccodrillo d'acqua salata.

I cambiamenti nello sfruttamento del territorio, l'inquinamento, gli abbattimenti e le invasioni di animali selvatici dipingono un futuro a tinte scure per molte specie di coccodrilli, spiega Grigg. Il gaviale del Gange, una specie a 'becco' lungo che si nutre di pesce, soffre ad esempio per la distruzione del suo habitat in India, in particolare a causa dello sviluppo sulle sponde del fiume, delle attività di dragaggio e per l'uso indiscriminato delle reti. Il coccodrillo delle Filippine e l'alligatore cinese, quest'ultimo quasi estinto in natura, sono le altre specie che più di altre secondo Grigg rischiano di sparire nell'arco di questo secolo. Tuttavia i coccodrilli di acqua dolce e salata del Nord dell'Australia hanno prospettive migliori, aggiunge Grigg, grazie al divieto di caccia istituito nel 1970. Anche gli alligatori americani dovrebbero avere un destino migliore, perché protetti dalla caccia e perché i loro habitat non sono adatti ad essere sfruttati per l'agricoltura.(ANSA).

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