''E' successo un fatto grave per questa città e per l'Italia intera. E' accaduto che un ex ministro della Giustizia, Paola Severino, colei che ha firmato i primi decreti salva-Ilva condannando questa città secondo la nostra valutazione a respirare veleni e veleni, sia venuta a Taranto, a parlare con i magistrati del patteggiamento, in qualità di legale dell'azienda''. Lo ha detto a Taranto il co-portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.

Bonelli lo ha detto, in una conferenza stampa, commentando l'incontro avvenuto tra una delegazione di avvocati dell'Ilva, guidati dall'ex ministro, e i magistrati tarantini del processo Ambiente svenduto. I legali hanno annunciato una possibile richiesta di patteggiamento, ma non è arrivato ancora l'ok dal Ministero dello Sviluppo economico e non ci sarebbe ancora accordo sull'entità della pena e delle sanzioni con la stessa procura. Domani intanto riprende l'udienza preliminare. ''Come è possibile - si chiede Bonelli - che l'Ilva abbia nominato come proprio avvocato l'ex ministro della Giustizia? Questa è una cosa che può accadere solo in Italia. Non c'è stato solo il conflitto di interessi dell'ex premier Silvio Berlusconi, esiste un conflitto di interessi che è molto più articolato nella nostra società''. Il leader dei Verdi ha annunciato una interrogazione parlamentare che sarà presentata attraverso il senatore Bartolomeo Pepe in cui si chiede l'apertura di un'inchiesta da parte dell'attuale Guardasigilli. ''Ma vogliamo anche sapere - ha concluso - e lo chiediamo a nome degli italiani quanto percepisce Paola Severino dalla struttura commissariale nominata dal governo. Qual è la sua parcella? Quanti soldi prende per fare questo lavoro. Prima, da ministro della giustizia, si è occupata di questo, e oggi fa l'avvocato dell'Ilva e per noi è incredibile''.

''Angelo Bonelli fa polemica strumentale. L'incarico alla Professoressa Paola Severino è a tutela e difesa di un'azienda pubblica che sta affrontando una difficile fase di risanamento ambientale - risponde il commissario straordinario dell'Ilva Enrico Laghi - proprio per il carattere istituzionale di questo incarico legato alle vicende di Taranto la professoressa ha rinunciato a qualsiasi onorario''. Da fonti aziendali si apprende inoltre che ''nei colloqui interni i commissari hanno confermato la propria volontà di definire la posizione della società nel procedimento pendente a Taranto attraverso una forma di patteggiamento che consenta ad Ilva di focalizzare la propria attenzione sul rilancio delle attività industriali e di risanamento ambientale''.