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Prima Unione per l'energia entro la fine dell'anno

Velo, tra punti sviluppo piani nazionali su sicurezza e sostenibilità

06 maggio, 20:16
Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente

''Lancio del primo Stato dell'Unione per l'energia entro la fine dell'anno'' e ''sviluppo di piani nazionali per un'energia competitiva, sicura e sostenibile''. Sono queste alcune delle ''principali linee d'azione'' messe a punto dal Consiglio europeo di marzo su come proseguire i lavori sull'Unione dell'energia. A parlarne la sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo in audizione in commissione Ambiente alla Camera.

Il lancio del primo Stato dell'Unione per l'Energia - osserva Velo - è un ''esercizio che avrà cadenza annuale e si baserà su 'fiches' per Paese che saranno presentate entro la metà di maggio''. Mentre lo ''sviluppo di Piani Nazionali per un'energia competitiva, sicura e sostenibile si baserà sui dibattiti ad alto livello e sui contenuti delle fiches. E' prevista al riguardo una riunione dei direttori generali per l'energia nel mese di luglio''. Inoltre viene anche previsto lo ''snellimento degli obblighi di rendicontazione derivanti dalle attuali norme in vigore''. La commissione Ue, spiega  Velo ''ha rilevato l'esigenza di procedere speditamente, il meccanismo di governance dovrà essere operativo ben prima del 2021, pur tenendo conto della complessità dell'esercizio''.

''La realizzazione di una vera e propria 'Unione dell'energia' fortemente integrata con gli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici rappresenta un pilastro'' dell'Agenda strategica per l'Unione: ''bisogna infatti arrivare a fornire energia a prezzo accessibile a imprese e cittadini europei, garantire energia sicura per tutti i Paesi e sviluppare l'energia 'verde''' afferma la sottosegretario all'Ambiente. La proposta della commissione sull'Unione dell'energia - spiega Velo - è stata pubblicata il 25 febbraio 2015, insieme con una comunicazione in previsione della conferenza delle Nazioni Unite a Parigi e a un documento sui progressi compiuti nell'interconnessione elettrica tra Paesi.

Sull'Unione dell'energia il contesto ''nel quale ci muoviamo'' offre un quadro preciso: per esempio ''il 53% dell'energia è stata importata ad un costo di 400 miliardi di euro''; inoltre risulta che ''il 75% del patrimonio immobiliare è energeticamente inefficiente'' e che ''il 94 % dei trasporti dipende dai prodotti del petrolio''. Cinque le aree di intervento definite dall'Unione dell'energia per ''garantire maggiore sicurezza, sostenibilità, competitività'': diversificazione delle fonti di approvvigionamento (in particolare del gas) e una maggiore trasparenza dei contratti; mercato interno dell'energia sempre più integrato; efficienza energetica; 'decarbonizzazione dell'economia; ricerca, innovazione e competitività.

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