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Impegni presi da 140 Paesi sul clima non sono sufficienti

Con piani presentati a Onu temperature in aumento di 2,7 gradi

02 ottobre, 16:59
Gli impegni presi da 140 Paesi in vista della conferenza di Parigi sul Clima a dicembre limiteranno il riscaldamento globale, ma non abbastanza. Stando ai dati del Climate Action Tracker, i piani presentati dai governi entro il primo ottobre - data fissata dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici - se implementati conterrebbero l'aumento delle temperature entro i 2,7 gradi centigradi al 2100. Il dato segna un passo in avanti rispetto ai +3,1 gradi calcolati sulla base degli impegni presi dagli Stati nell'ultima Conferenza della parti, a Lima nel dicembre scorso, ma è ancora ben al di sopra della soglia dei 2 gradi fissata dalla comunità scientifica internazionale.

A incidere sul miglioramento registrato dalla conferenza di Lima a quella di Parigi, che si aprirà a fine anno, sono gli impegni presi da Cina e India, spiega il Climate Action Tracker, composto dai ricercatori di Potsdam Institute, NewClimate Institute, Ecofys e Climate Analytics.

Se gli Stati non osservassero gli impegni e continuassero con le politiche attuali, l'aumento del termometro rispetto al livello preindustriale sarebbe di 3,6 gradi. I piani nazionali apportano quindi un miglioramento, ma "non è sufficiente. Siamo ancora lontani da dove dovremmo essere", osservano gli esperti.

Gli unici Stati ad aver presentato piani in linea con il contenimento del riscaldamento globale entro i due gradi sono Etiopia e Marocco. "Serve più ambizione da parte dei governi.

Tutti i grandi emettitori dovrebbero migliorare i propri impegni da qui a Parigi, o subito dopo".

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