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Isole del Pacifico divise su riduzione emissioni gas serra

Dura opposizione di Australia e Nuova Zelanda

11 settembre, 16:02
Isole del Pacifico divise su riduzione emissioni gas serra Isole del Pacifico divise su riduzione emissioni gas serra

I leader dei piccoli stati-arcipelago del Pacifico, minacciati dagli effetti devastanti del cambiamento climatico come sollevamento dei mari e disastri naturali, non sono riusciti a ottenere una posizione comune da assumere alla conferenza Onu sul clima del prossimo dicembre a Parigi. Si è concluso così oggi con risultati modesti il 46/mo vertice del Forum delle Isole del Pacifico, a Port Moresby in Papua Nuova Guinea.

Dopo una riunione durata nove ore, a causa della dura opposizione dei due paesi maggiori del Forum, Australia e Nuova Zelanda, i leader delle 16 nazioni, hanno rinunciato a chiedere congiuntamente un ambizioso target di limitazione degli aumenti delle temperature globali a 1,5 gradi, invece dei due gradi generalmente considerati come il limite massimo di sostenibilità globale. I primi ministri di Australia e Nuova Zelanda, Tony Abbott e John Key, hanno sostenuto con fermezza che un'ulteriore riduzione delle emissioni comprometterebbe la crescita economica e l'occupazione.

Ha espresso particolare disappunto, a nome dei piccoli stati-arcipelago, il presidente Anote Tong di Kiribati, che ha una popolazione di 110 mila abitanti distribuita in 33 isole di pochissima elevazione sul livello del mare. Ieri Tong aveva indicato la prospettiva che Australia e Nuova Zelanda lasciassero il Forum delle Isole del Pacifico, se non si fossero impegnati a un obiettivo di contenimento a 1,5 gradi di aumento delle temperature globali. In apertura del Forum martedì scorso, le piccole nazioni insulari avevano dichiarato che il vertice rappresentava l'ultima occasione per mettere in luce la minaccia del cambiamento climatico, descritta come "una questione di vita o di morte", prima della conferenza Onu di Parigi. Ma Australia e Nuova Zelanda hanno confermato di non poter aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni già annunciati, rispettivamente del 26-28% e del 30% sui livelli del 2005, entro il 2030.

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