Bisogna accelerare i negoziati tecnici in vista della Conferenza sul clima (Cop) di Parigi. E' il messaggio lanciato dal commissario Ue per il clima e l'energia Miguel Arias Canete, che rappresenterà l'Ue nella sala dei negoziati alla prossima Cop. Tre gli elementi fondamentali su cui insistere perché questa vada a buon fine, a differenza di Kyoto. Primo, ha sottolineato Canete, "i negoziati tecnici devono accelerare", perché anche se "c'è un una volontà politica forte per raggiungere un accordo ambizioso" finora "nella sala dei negoziati i progressi sono stati drammaticamente lenti, e questo deve cambiare perché il livello tecnico raggiunga quello politico". E' poi necessario che più paesi, a prescindere dalla loro dimensione, "avanzino contributi più ambiziosi", perché finora gli sforzi promessi riguardano solo un quarto degli stati. Il commissario Ue ha annunciato quindi che prossimamente si recherà in missione in America Latina "per "spiegare le nostre preoccupazioni e le nostre ambizioni" ai paesi partner. Terzo punto, perché Parigi sia un successo questa dovrà fissare obiettivi ambiziosi, a lungo termine, e prevedere un sistema di revisione dinamica di questi stessi obiettivi. L'Ue ha finora fissato come target il taglio del 40% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Per Canete è quindi "inutile avere una Cop i cui impegni iniziano nel 2020 e finiscono nel 2030, perché abbiamo bisogno di prevedibilità e di investimenti", con la meta a lungo termine di "una piena decarbonizzazione entro il 2100".