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Clima: esperto, conferenza Parigi non salverà i coralli

'Contenere riscaldamento Pianeta entro 2 gradi è insufficiente'

17 agosto, 19:26

 La conferenza Onu sul clima di Parigi non salverà le barriere coralline, neanche nella più rosea delle previsioni. Ne è convinto il professor Peter F. Sale dell'università canadese di Windsor. Parlando alla Goldschmidt Conference, il principale raduno dei geochimici in corso a Praga, Sale ha affermato che "anche se Parigi sarà un successo, il surriscaldamento e l'acidificazione degli oceani proseguiranno nel prossimo secolo". La conferenza, infatti si pone l'obiettivo di limitare l'aumento delle temperature globali entro i 2 gradi dal livello preindustriale, mentre per l'esperto l'incremento dovrebbe essere contenuto entro 1 grado per avere qualche chance di preservare le barriere coralline.

"Ritengo sia altamente improbabile che le barriere coralline, così come le ho conosciute negli anni Sessanta, potranno ancora essere trovate in qualche parte del Pianeta alla metà di questo secolo. Avremo invece banchi calcarei dominati dalle alghe, cosparsi di macerie, che lentamente si erodono", ha detto Sale.

"Per i coralli ci sono poche speranze, a meno che non ci imbarchiamo in un piano di riduzione delle emissioni più aggressivo. Puntare a mantenere la CO2 sotto le 350 parti per milione, cioè contenere l'aumento delle temperature entro 1 grado, darebbe alle barriere buone possibilità".

Accanto alle emissioni, "dobbiamo occuparci anche degli altri problemi che causiamo agli oceani. Dagli anni Quaranta a oggi abbiamo perso il 90% della biomassa ittica commerciale, stiamo inquinando le acque costiere e la gran parte delle aree marine protette non vengono protette", ha proseguito l'ecologista marino. "O ci mettiamo d'accordo sui limiti, o lasciamo morire buona parte dei mari". 

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