Percorso:ANSA > Ambiente&Energia > Clima > Spiagge Mediterraneo troppo calde,da 2100 turisti su Baltico
Spiagge Mediterraneo troppo calde,da 2100 turisti su Baltico
Non più Ibiza o Gallipoli ma Peenemunde o Riga mete preferite
14 agosto, 16:46 (ANSA) - ROMA, 14 AGO - Nel prossimo secolo le località più
rinomate per andare al mare non saranno Ibiza o Gallipoli ma
Peenemunde o Riga. La previsione è di due ricercatori spagnoli,
Salvador Barrios e Juan Ibanez dell'Institute for Prospective
Tecnological Studies della Commisione Ue di Siviglia, che in uno
studio pubblicato da CLimatic Change hanno previsto che le
temperature estive troppo elevate faranno spostare i turisti da
Spagna e Italia verso nord.
Lo studio calcola che a partire dal 2100 i paesi del sud Europa perderanno lo 0,45% del Pil ogni anno, mentre quelli del nord, a partire dalle repubbliche baltiche ex sovietiche, guadagneranno dal turismo lo 0,32% in più del Pil. L'analisi, spiegano gli autori, si basa sulla valutazione sia delle variabili climatiche che dei costi di viaggio. Oltre che le temperature esagerate, poco appetibili da parte dei turisti, l'aumento degli incendi e la scomparsa di alcune specie animali dovuta ai cambiamenti climatici saranno le cause principali della variazione dei flussi. Oltre che mitigando il riscaldamento globale, sottolineano però i ricercatori, il fenomeno può essere limitato concentrando le vacanze in autunno e primavera, quando le temperature sono più miti. "Questo tipo di cambiamento però - scrivono - richiede una serie di interventi sociali e istituzionali".(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Lo studio calcola che a partire dal 2100 i paesi del sud Europa perderanno lo 0,45% del Pil ogni anno, mentre quelli del nord, a partire dalle repubbliche baltiche ex sovietiche, guadagneranno dal turismo lo 0,32% in più del Pil. L'analisi, spiegano gli autori, si basa sulla valutazione sia delle variabili climatiche che dei costi di viaggio. Oltre che le temperature esagerate, poco appetibili da parte dei turisti, l'aumento degli incendi e la scomparsa di alcune specie animali dovuta ai cambiamenti climatici saranno le cause principali della variazione dei flussi. Oltre che mitigando il riscaldamento globale, sottolineano però i ricercatori, il fenomeno può essere limitato concentrando le vacanze in autunno e primavera, quando le temperature sono più miti. "Questo tipo di cambiamento però - scrivono - richiede una serie di interventi sociali e istituzionali".(ANSA).