Si muovono senza una direzione ben
precisa le principali borse europee, con gli indici Usa in
territorio positivo nella stagione delle trimestrali e in vista
della decisione della Fed sui tassi di mercoledì 1/o maggio.
Milano è ferma sulla parità insieme a Parigi, Londra guadagna
lo 0,2%, mentre cedono Francoforte (-0,23%) e Madrid (-0,62%).
In rialzo meno delle stime l'inflazione tedesca (+2,2% su base
annua e +0,5% su base mensile), alla vigilia del dato
dell'Eurozona. Attesi domani anche il Pil della Germania,
dell'Italia e dell'Eurozona. Risale a 133 punti il differenziale
tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo
italiano in calo di 5,4 punti al 3,86% e quello tedesco di 4,2
punti al 2,53%.
Stabile a 0,93 euro il dollaro, che cala invece a 0,79
sterline. Deboli il greggio (Wti -0,52% a 83,4 dollari al
barile), il gas naturale (-3,24% a 27,95 euro al MWh) e l'oro
(-0,4% a 2.332 ,13 dollari l'oncia).
Sugli scudi Philips (+36,74%), che si è accordata per pagare
una multa di 1,1 miliardi di dollari (1,03 miliardi di euro)
negli Usa per il malfunzionamento di respiratori per il sonno
ritirati dal mercato. Una cifra che, secondo diversi analisti, è
"ben inferiore alle attese". Poco mossa invece Ariston (-0,04%),
dopo la nazionalizzazione temporanea annunciata in Russia per le
attività locali del gruppo insieme a quelle di Bosch, che però
non è quotata. Acquisti sulle utility A2a (+4%), Rwe (+2,64%),
Enel (+1,22%), Engie (+1,21%) e Iberdrola (+0,8%). Deboli i
bancari Commerzbank (-2,2%), Unicredit (-1,62%), NatWest
(-1,42%), Banco Bpm (-0,84%) ed Mps (-0,73%). Pesano anche i
produttori di semiconduttori Asm (-3,56%) ed Stm (-1,64%),
positivi invece gli automobilistici Volvo (+4,74%), Renault
(+1,85%), Mercedes (+0,77%) e Stellantis (+0,65%) a differenza
di Ferrari (-0,66%).
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