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Brasile: 'scenario di guerra' in Serra Gaucha, decine di morti

Brasile: 'scenario di guerra' in Serra Gaucha, decine di morti

La regione è epicentro della comunità italiana nel Paese

SAN PAOLO, 05 maggio 2024, 00:16

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

La regione della Serra Gaúcha, epicentro della presenza italiana nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul, vive uno "scenario di guerra" a causa delle inondazioni che hanno devastato lo Stato causando decine morti.
    Intere comunità sono state cancellate dalla carta geografica, famiglie dilaniate, strade bloccate, il sistema produttivo paralizzato.
    "La nostra regione è completamente devastata, non esiste più.
    Ciò che è accaduto non ha precedenti, è una catastrofe, viviamo uno scenario di guerra", ha detto all'ANSA il presidente del Centro per l'industria, il commercio e i servizi di Bento Gonçalves (Cic-Bg), Carlos Lazzari, dopo un sopralluogo per verificare da vicino i danni causati dal maltempo. Ad oggi la Protezione Civile del Rio Grande do Sul ha registrato 57 morti e 67 dispersi in tutto lo Stato, ma il numero è destinato ad aumentare. "Tra le oltre 200 città colpite, Bento Gonçalves sarà probabilmente la prima in termini di morti. Ci sono ancora molte persone intrappolate ma non abbiamo il numero ufficiale", aggiunge Lazzari.
    In città sono già state salvate più di 800 persone, grazie a cittadini che hanno usato i propri mezzi, tra cui tre elicotteri. Molti sono rimasti senza niente, solo con i vestiti che indossavano, e senza una casa dove ritornare.
    Anche nella vicina Caxias do Sul la priorità è quella di salvare i sopravvissuti in aree isolate, come la comunità di Sebastopoli, dove nessuno è più entrato o uscito dallo scorso 30 aprile. "Ci sono ancora molti posti ai quali non abbiamo avuto accesso", afferma il presidente della Camera dell'Industria, Commercio e Servizi di Caxias do Sul (CIC Caxias), Celestino Oscar Loro "Il sistema produttivo ed economico restano paralizzato almeno fino a domenica e la città è completamente isolata. Spero che lunedì si possa ritornare ad un certo grado di normalità", sottolinea, evidenziando che "una parte enorme dello Stato vive nel caos più assoluto".
    Nonostante lo shock, il sentimento della comunità di origine italiana è di solidarietà e di certezza della ricostruzione.
   
   

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