La lettura degli ultimi dati
forniti dall'Osservatorio Economia e Territorio Cna Veneto
mostra come la dinamica negativa legata alla pandemia,
relativamente ad alcuni indicatori quali il pil, i consumi, gli
Investimenti, l'occupazione, l'export e il turismo possa
considerarsi del tutto archiviata. I dati infatti mostrano come,
per ora, la tendenza sulle dinamiche di quest'anno per il Veneto
sia di una economia di stabilizzazione.
Due gli indicatori più rilevanti: imprese e occupazione
Calano le Imprese, ma cambia l'artigianato. Dal 2019 si
registrano 9 mila aziende in meno, 5 mila delle quali sono
imprese artigiane (da circa 125.600 a poco più di 120 mila,
-4%). In particolare, si nota la flessione delle imprese
artigiane nel manifatturiero (-2.858 aziende) e nella logistica
(oltre mille imprese in meno, pari al -12,9%). Ma questo calo
delle imprese artigiane va considerato secondo una lettura
particolare: le aziende si trasformano ed escono dallo status di
artigiane per sopraggiunti limiti dimensionali, crescono
numericamente invece le imprese appartenenti ad un artigianato
"non convenzionale", legato ai servizi ad alto contenuto di
conoscenza in grado di padroneggiare le nuove tecniche digitali
per una innovazione dei processi produttivi. Tra queste imprese
si contano in aumento quelle dedicate ad attività di consulenze
informatiche; attività professionali scientifiche e tecniche; le
imprese di comunicazione e produzione video; quelle dedicate ad
attività creative e di intrattenimento; di silvicoltura e
utilizzo di aree forestali; e di servizi alla persona.
Bene per l'ccupazione. Il dato mostra una crescita del +3,7%
rispetto al 2022 superiore alla media nazionale (+2,1%).
L'incremento dell'occupazione si riscontra in tutti i settori
economici ad eccezione dell'agricoltura (-5%); in particolare,
si segnalano le performance del commercio (+6,7%) e
dell'industria (+5,1%). Con riguardo al mercato del lavoro, il
Veneto si dimostra la regione più "industrializzata" d'Italia:
gli occupati nell'industria sono infatti il 28,7% del totale
regionale, a fronte di una media nazionale del 20,1%.
Lettura positiva anche per il movimento turistico regionale che
conferma il trend di crescita (nel 2023 +9,1% presenze; nei
primi mesi del 2024 +6% presenze rispetto allo stesso periodo
del 2023). In questo particolare settore l'occupazione si
dimostra vitale con un +6,7% (commercio, alberghi e ristoranti)
e si posiziona ancor prima del dato relativo alla occupazione
nel settore Industria.
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