La sofferenza e il buio delle
guerre non possono mettere fine alla luce e alla bellezza del
mondo, che si può sprigionare da un atto creativo: lo ricordano
Simone Azzu e Martino Corrias nel loro concerto-performance
'Petter - Prigioniero Politico', in scena il 10 maggio alle 21
all'interno della rassegna 'Rumore' del Teatro Ridotto di
Bologna. Lo spettacolo mostra l'atto di resistenza di Petter
Moen, giovane norvegese, che non smette di lottare nemmeno dopo
essere stato imprigionato. In cella iniziò a comporre uno
straziante diario incidendolo con una punta di metallo sulla
carta igienica. Moen scrisse un migliaio di pagine, tra il 10
febbraio e il 4 settembre 1944. Il 6 settembre 1944 Petter Moen
è condotto sulla nave tedesca Westfalen insieme ad altri
prigionieri per essere deportato in Germania.
Simone Azzu, drammaturgo e regista, e Martino Corrias,
musicista e compositore, muovendosi nello spazio angusto della
cella di Petter Moen, affermano il desiderio di rappresentare
qualcosa che risponda al clima politico e alla vita attuale
attraverso il loro linguaggio musicale e artistico. A metà tra
lo spettacolo recitato e il concerto, la musica di Corrias si
fonde al testo, lo sostituisce e lo accompagna, con
l'elettronica che si intreccia ai ritmi e alle sonorità della
musica rave.
Petter - Prigioniero Politico è una produzione di Centro di
Produzione Culturale - Ship, in collaborazione con l'Istituto
Storico Parri e il patrocinio dell'Università degli Studi di
Bologna e del Parco Nazionale dell'Asinara.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA