È dedicato a Sandro Botticelli il
nuovo volume d'arte del gruppo farmaceutico Menarini, presentato
oggi a Firenze nel Salone di Apollo di Palazzo Pucci. La
monografia, curata da Cristina Acidini, presidente dell'Opera di
Santa Croce, parla, grazie anche a nuovi documenti ritrovati,
della grandezza dell'arte di Botticelli e al tempo stesso delle
sue inquietudini. Si tratta della seconda monografia su
Botticelli per la collana di Menarini, a circa 60 anni dalla
prima.
Il viaggio per raccontare Botticelli parte dalla Firenze
della seconda metà del Quattrocento, nella tintoria di Mariano
Filipepi, padre dell'artista, dove il giovane Sandro,
probabilmente affascinato dai colori utilizzati ogni giorno
nella bottega, si avvicina allo studio delle arti. Botticelli,
che rifiuta di prendere moglie, si legherà in modo indissolubile
a Firenze, ammirando la crescita sociale e culturale della
città, dai trionfi carnevaleschi di Lorenzo de' Medici alle
processioni penitenziali di Savonarola. "Questo straordinario
artista torna nella collana Menarini con una seconda monografia,
che tiene conto delle novità emerse negli oltre sessant'anni
trascorsi, grazie ai nuovi documenti ritrovati e alle nuove
interpretazioni, specialmente riguardanti i suoi dipinti più
suggestivi e misteriosi - spiega Acidini -. Inoltre le indagini
scientifiche coincidenti con i restauri di molte opere hanno
arricchito la conoscenza della sua pittura raffinata e
versatile".
"La collezione d'arte Menarini vuole valorizzare i grandi
artisti italiani e farli conoscere anche ai più giovani -
spiegano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri
del board di Menarini -. Scoprire Botticelli con le sue
inquietudini dietro la meraviglia dei suoi quadri più noti rende
questo artista molto vicino al sentire contemporaneo". "Noi -
aggiunge Lucia Aleotti - vogliamo valorizzare l'arte e la
bellezza, è importante che l'uomo non venga visto e vissuto
solamente attraverso le sue caratteristiche genetiche e
scientifiche che rappresentano il cuore della nostra ricerca.
C'è tutto un mondo che gira intorno, è il mondo dell'arte, della
bellezza. E noi abbiamo il privilegio di essere italiani, come
azienda e fiorentini in particolare".
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