È stata pubblicata in Gazzetta
Ufficiale l'Ordinanza 2/2024 del Commissario Straordinario alla
Peste Suina Africana (Psa) contenente le misure di applicazione
del "Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento
dei cinghiali e aggiornamento delle azioni strategiche per
l'elaborazione dei Piani di eradicazione nelle zone di
restrizione da Peste Suina Africana anni 2023-2028". Lo rende
noto, in un comunicato, la rete degli Istituti Zooprofilattici
Sperimentali (Izs), precisando che il Commissario, Vincenzo
Caputo, ha espresso soddisfazione per aver "istituzionalizzato
ed inquadrato con precisione i Gruppi Operativi Territoriali
(Got). Questi gruppi interdisciplinari e intersettoriali
formati, a vario titolo e per le proprie competenze, da
personale proveniente dagli assessorati alla sanità,
all'agricoltura ed ambiente, da agenti della polizia provinciale
e dai carabinieri, opereranno in precisi "Distretti suinicoli".
Sono stati inoltre formati - aggiunge - oltre 15.000
bioregolatori, figure provenienti dal mondo venatorio che, a
seguito del conseguimento di una specifica formazione in
biosicurezza, andranno ad affiancare le 177 unità delle forze
armate che attualmente si occupano del censimento mediante
l'utilizzo di droni militari, dell'assistenza logistica, della
ricerca delle carcasse e, in determinati casi, di abbattimenti
mirati". "Con questo tipo di operatività - ha dichiarato Caputo
- saremo più efficaci, con strategie per diradare il cinghiale e
riportarlo, ove necessario, esclusivamente nelle aree vocate
alla sua presenza". Stando ai numeri della sorveglianza attiva e
passiva in Italia, circa 60.000 animali sono stati sottoposti a
misure restrittive, il numero delle infezioni si attesta intorno
ai 2.000 casi di cinghiali, 21 sono i focolai registrati nel
suino domestico. In questo momento ci sono cluster attivi a
Reggio Calabria, in Campania, a Roma ed infine nel nord del
Paese con una diffusione attuale del virus in Lombardia, Emilia
Romagna, Liguria e Piemonte".
"Teniamo alta la guardia - afferma Caputo - stiamo battendo
fortemente il territorio e mettendo in campo tutti gli sforzi
necessari per raggiungere il contenimento prima e l'eradicazione
poi della peste suina africana, malattia che è bene ricordare,
non colpisce l'uomo".
"Dal punto di vista delle esportazioni dei prodotti suinicoli
- conclude Caputo - la criticità permane verso i Paesi del Nord
America, in particolare gli Stati Uniti che hanno bloccato
l'import di prodotti crudi di suino sotto i 400 giorni di
stagionatura. Per proteggere questo importante settore sono in
corso alcune ricerche sperimentale con l'obiettivo di sviluppare
tecnologie di sanificazione dei prodotti stagionati e permettere
l'export scongiurando la diffusione del virus della Psa".
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