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Passa l'asteroide QQ47, avrebbe dovuto colpire la Terra

L'osservazione su ANSA Scienza e Tecnica, in diretta con il Virtual Telescope

26 marzo, 11:06
L'asteroide 2003 QQ47 fotografato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope (fonte: Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project 2.0) L'asteroide 2003 QQ47 fotografato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope (fonte: Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project 2.0)

 L'asteroide QQ47 arriverà domani, puntuale all'appuntamento preso nel 2003, ma in modo molto meno drammatico: al momento della sua scoperta, avvenuta 11 anni fa, sembrava che questo asteroide dal diametro di un chilometro e mezzo avrebbe colpito la Terra esattamente domani. Per fortuna quel primo calcolo era sbagliato e domani sarà possibile salutare il passaggio dell'asteroide, fortunatamente da molto lontano.

''Nell'estate 2003, quando è stato scoperto l'asteroide QQ47, le probabilità di un suo impatto con la Terra sembravano essere 1 su 250.000. Una previsione che sul momento seminò il panico, ma che già pochi giorni più tardi si era ridotta a zero'', spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. Eppure, nonostante l'allarme dell'impatto fosse rientrato rapidamente, dell'asteroide QQ47 si continua a parlare, soprattutto sulla rete. ''E' diventato una sorta di leggenda metropolitana, al punto da essere temuto ancora oggi'', rileva Masi.

Ma non c'è proprio nulla da temere, considerando che l'asteroide passerà ad almeno 18 milioni di chilometri dalla Terra. ''Se non fosse per la sua storia, tutti lo avrebbero ignorato'', osserva l'astrofisico.
L'equivoco sul rischio di impatto era nato per la stessa natura delle osservazioni: ''quando si scopre un asteroide - spiega l'astrofisico - si comincia a seguirne il percorso e se lo si osserva per poche si ha per forza di cose una conoscenza modesta della sua orbita''. Così è accaduto che nel momento in cui si calcolò una probabilità su 250.000 di un impatto sulla Terra c'era ancora un ampio margine di incertezza e sono state sufficienti nuove osservazioni fatte nei giorni successivi per far rientrare completamente l'allarme.

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