Percorso:ANSA > Salute e Benessere > Nuovo Codice medici, un freno a chirurgia estetica estrema

Nuovo Codice medici, un freno a chirurgia estetica estrema

4 nuovi articoli, nodo tecnologia e condizionamenti economici

26 marzo, 16:16
Nuovo Codice medici, un freno a chirurgia estetica estrema Nuovo Codice medici, un freno a chirurgia estetica estrema

 Un 'freno' alla chirurgia estetica e al nuovo trend della cosiddetta 'medicina potenziativa', ma anche il ruolo delle nuove tecnologie e la posizione del medico messo dinanzi ad un'organizzazione sanitaria sempre più alle prese con condizionamenti di tipo economico, oltre ad un 'focus' sulla particolare posizione dei medici in divisa. Questi i contenuti di 4 articoli 'new entry' nella bozza del nuovo Codice deontologico medico, come rileva il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Amedeo Bianco.  
Nella bozza del nuovo Codice - che una volta approvato, entro maggio, sostituirà quello in vigore dal 2006 - un'attenzione particolare è dunque rivolta ad ambiti emergenti e che rappresentano una sfida per il mondo sanitario, come quello della 'medicina potenziativa', il cui scopo, chiarisce Bianco, ''non e' curativo ma, piuttosto, di potenziare appunto le funzioni di un organo: dunque, ad esempio, puntare a 'piu' memoria', 'piu' forza' o 'piu' vista'''. Rispetto a questo nuovo ambito della medicina, l'articolo 76 della bozza del Codice prevede due ipotesi: nella prima, più 'permissiva', spiega Bianco, ''si dice che il medico 'quando gli siano richiesti interventi medici finalizzati al potenziamento delle fisiologiche capacità psico-fisiche dell'individuo, opera secondo i principi dei precauzione, proporzionalità e rispetto dell'autodeterminazione della persona acquisendo il consenso informato in forma scritta'''. Nella seconda ipotesi, più 'restrittiva', si afferma invece che il medico ''non deve intervenire con atti suscettibili di alterare il naturale equilibrio''. Le due ipotesi sono al vaglio degli Ordini provinciali ed è prevista una consultazione più ampia con sindacati e organizzazioni sull'intera bozza del Codice, prima di arrivare all'approvazione definitiva.
La questione relativa alla medicina di potenziamento non è però da poco: in una versione più o meno restrittiva, spiega Bianco, ''si pone infatti il quesito se la medicina potenziativa possa continuare ad essere comunque considerata come parte della medicina, secondo le finalità che la medicina si pone; si apre, cioè, uno scenario di riflessione''.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA