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Sochi: show e flop, tv russa censura cerchio spento

7 febberaio - Macchia su cerimonia da 400 mln euro

08 febbraio, 21:44

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Sochi: show e flop, tv russa censura cerchio spento

di Lucia Sgueglia

Una cerimonia fin troppo sfarzosa, decisamente sopra le righe per una Olimpiade Invernale in cui i costi sono di solito contenuti rispetto ai Giochi estivi, soprattutto se uno dei cinque cerchi olimpici rimane "spento" anche in mondovisione, davanti a 3 miliardi di telespettatori. Un incidente imperdonabile, dato che si tratta dell'icona dei Giochi, ma "censurato" dalla tv russa, che l'ha sostituito con immagini di repertorio, ossia quelle delle prove del giorno prima, grazie alla quindicina di secondi di ritardo con cui veniva trasmesso lo show. Trucchetto ammesso dallo stesso Konstantin Ernst, il direttore generale del primo canale statale ideatore e produttore della serata con la consulenza dell'americano Scott Givens, artefice di apertura e chiusura di Londra 2012: "non tentiamo di farne un segreto, non c'e' niente di scandaloso. E' stato uno spiacevole abbaglio. E' ridicolo concentrarsi su un fiocco di neve, tutto cio' non ha impedito alla gente di apprezzare lo spettacolo".

LO SPETTACOLO DELL'APERTURA DEI GIOCHI

Anche Putin non ha avuto nulla da ridire all'indomani della cerimonia. E, secondo il suo portavoce Dmitri Peskov, piccoli disguidi in un evento cosi' grande non hanno guastato l'impressione generale. Ma la blogosfera russa la pensa diversamente e ha reagito negativamente con una ondata di critiche e ironie, sottolineando anche la coincidenza che l'anello rimasto al buio corrisponde a quello rosso del continente americano: uno sgarbo ai nemici della guerra fredda, all'America dell'assente Obama?, si chiede qualche blogger. In realta', piu' che una ritorsione politica, pare un flop tecnico della societa' inglese che ha gestito la macchina dei cerchi olimpici e non ha saputo fronteggiare l'imprevisto, diversamente da quanto accadde a Sidney nel 2000, quando si incastro' una catena e furono 40 secondi di terrore, ma alla fine il simbolo olimpico si accese. La "macchia" di Sochi resta. Soprattutto se si pensa alle voci sui costi della cerimonia stile kolossal sullo sfondo di una crisi economica internazionale che ha gelato anche le attese di crescita della Russia, con una economia stagnante, un rublo in picchiata e una pericolosa dipendenza dalle materie prime: 400 milioni di euro. Una cifra record, come quella di questi Giochi (37 mld di euro): a Torino erano stati spesi 28 milioni, e la cerimonia fu definita una delle migliori nella storia delle Olimpiadi Invernali per rapporto qualità/prezzo. A Londra, per la festa diretta da Danny Boyle, furano usati 42 milioni di dollari. A Pechino, solo per la cerimonia di inaugurazione, si parlò di 4 miliardi di dollari, ma erano Olimpiadi estive. Segno di un "trend" che sembra crescere con l'assegnazione, negli ultimi anni, dei Giochi a paesi "emergenti", dalla Cina al Brasile, i pochi che oggi hanno i mezzi finanziari per sostenerli. Trend che tuttavia oggi il premier Enrico Letta ha definito insostenibile per la candidatura italiana ai Giochi del 2024: ''una Olimpiade come quella di Sochi non e' minimamente sostenibile per noi, e' fuori dalla nostra portata''. Ma al successo di Sochi l'Italia ha contribuito con oltre 40 aziende e un mago delle cerimonie come Marco Balich, demiurgo di apertura e chiusura di Torino 2010 nonche' di Rio 2016: e' lui che firmera' la cerimonia di chiusura, oltre a quelle delle Paraolimpiadi.

Putin, concorrenti tentarono sabotare candidatura russa - In un video documentario sui Giochi di Sochi trasmesso ieri sera dopo la cerimonia di inaugurazione, Putin ha accusato, senza nominarlo, uno dei Paesi concorrenti per ospitare le Olimpiadi invernali 2014 di un colpo basso per eliminare la Russia nel voto finale del Cio. Gli ignoti sabotatori della candidatura russa avrebbero messo sotto la porta dei membri del Cio, alla vigilia del voto, materiale di propaganda pro Sochi, prassi vietata. Nella notte prima del voto, si e' creata una situazione scandalosa perche', a nome della delegazione russa, sotto la porta di tutti i membri del comitato olimpico internazionale sono state messe delle lettere con la propaganda a favore di Sochi, cosa rigorosamente vietata dalle regole del Cio'', ha rivelato Putin. ''Io - ha proseguito - sapevo benissimo che non siamo stati noi a farlo. E sapete cosa ci ha aiutato?. Sono state le videocamere di sorveglianza installate nei corridoi a registrare che sono stati i nostri concorrenti a nome della nostra delegazione ma questo non li ha aiutati". Le due citta' concorrenti di Sochi erano l'austriaca Salisburgo e la sudcoreana Pyeongchang.

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