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Ecco la nuova sfida cassintegrati Alcoa

Nel cuore del Sulcis un Parco tematico con Sardegna in miniatura

13 marzo, 16:33
Ecco la nuova sfida cassintegrati Alcoa

di Davide Madeddu

PORTOVESME (CARBONIA IGLESIAS) -  L'obiettivo è ambizioso: creare cinquecento posti di lavoro unendo storia, cultura, tradizione e divertimento. Una sfida che parte dalle fabbriche e dalle lotte per salvare il posto di lavoro e che approda in un Parco tematico dove i giochi sono solo un ingranaggio di un meccanismo più complesso che "contribuirà a risollevare l'economia di tutta la Sardegna". Protagonisti di questo esperimento, un gruppo di cassintegrati dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Sono loro, gli uomini delle battaglie per il lavoro a Portovesme, Cagliari e Roma a coltivare il sogno e mettere nero su bianco il progetto "Sevpark", ovvero il Parco tematico con la Sardegna in miniatura.

Il primo passo, un anno fa, è stato la costituzione di "Sevlandia", un'associazione senza scopo di lucro costituita, spiegano i promotori, "mettendo a frutto le competenze acquisite dai metodi organizzativi appresi nella multinazionale Alcoa". Il resto è fatto di riunioni, incontri, studi ed elaborazione di progetti, piani economici e prospetti. Oltre che di firme su protocolli d'intesa e accordi di prospettiva. "Il nostro progetto è ambizioso e importante - dice Massimo Basciu, presidente dell'associazione - ed è quello di creare uno strumento di lavoro che metta in moto l'intera Sardegna e non solo il Sulcis Iglesiente".

Con questo obiettivo da un anno la lotta sindacale per il lavoro in fabbrica si alterna all'impegno nell'associazione che riunisce 250 soci, 38 operativi e il resto sostenitori. "Sia chiaro, la questione industrie non viene accantonata e la battaglia continua - assicura Basciu - Tuttavia, con questa iniziativa vogliamo portare qualcosa in più al territorio, in modo da differenziare anche l'offerta di lavoro". Che nei propositi dei promotori passa, appunto, per il progetto "Sevland (Sulcis Edu-Entertainment Village Land)". "Per la realizzazione del Parco abbiamo ottenuto la disponibilità di 100 ettari a Musei, vicino alla statale 130, proprio al confine con Siliqua - racconta ancora Basciu - Ultimati sia il progetto che lo studio di fattibilità, ora siamo nella fase promozionale: ossia alla ricerca di sostenitori e alla stipula degli accordi con i ministeri del Turismo e degli Esteri per promuovere e sostenere la nostra idea".

Il Parco riunisce divertimenti e cultura, tradizioni e produzioni locali, escursionismo e turismo. Perché una volta che si varca la soglia, ci si ritrova in una sorta di Sardegna miniaturizzata dove vengono riprodotti gli angoli e i monumenti più belli dell'Isola. "Dal Nuraghe di Barumini al Tempio di Antas, dai fanghi rossi di Iglesias alla Grotta del Bue marino - spiega Basciu - Senza dimenticare poi i prodotti locali che potranno essere comprati sul posto, oppure inviati a domicilio".

E ancora: centro congressi, area servizi, eventi e luoghi di attrazione. Progetto ambizioso che ha ricevuto anche la citazione per la partecipazione al bando 99 Ideas promosso dal ministero dello Sviluppo economico per il rilancio del Sulcis. C'è poi un fumetto ("sono già al lavoro scrittori e sceneggiatori") che andrà ad accompagnarsi al resto, il logo "bronzino" e un sistema che mette in rete alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto e attività commerciali del Sulcis e dell'intera Sardegna. Ora per i metalmeccanici c'è una nuova sfida: quella di trovare finanziatori per dare gambe al progetto, un investimento iniziale stimato in circa 100 milioni di euro.

"Abbiamo parecchi contatti e molte discussioni in corso - annuncia Basciu - Il nostro lavoro non è ancora finito, ma non abbiamo intenzione di mollare". Una nuova sfida, appunto. Dalle fabbriche al turismo.

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