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Mourinho,Fb e Hack per spiegare importanza 'reti' a studenti

10 aprile, 19:35
Marco Santarelli Marco Santarelli
Mourinho,Fb e Hack per spiegare importanza 'reti' a studenti

VASTO (CHIETI) - José Mourinho, Margherita Hack, Facebook e la crisi economica internazionale per spiegare ai più giovani cosa siano le reti, intese in senso molto ampio, e per far capire loro che le interazioni tra i vari elementi e le tecnologie di cui gli utenti del terzo millennio dispongono rappresentano una grande opportunità per diffondere le proprie idee, affermarsi nel panorama sociale e, magari, trovare anche un posto di lavoro.

E' questo, in sintesi, il messaggio dell'esperto in analisi delle reti, fellow del Polo Analisi delle Reti dell'Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara e associato di ricerca presso diversi enti internazionali tra cui il Cnr-Isc, il Lims di Londra e l'Imt di Lucca, Marco Santarelli, che oggi a Vasto (Chieti), è intervenuto come testimonial nell'ambito dell'iniziativa 'Orientati. Formati al futuro', promossa per l'orientamento in uscita degli studenti delle scuole superiori abruzzesi e molisane.

Nonostante Internet non sia la sola rete esistente, perché tutto nel mondo contemporaneo è rete, non poteva mancare il riferimento agli strumenti principali utilizzati dalle nuove generazioni, a partire da Facebook, i cui 'Like' "seguono, ad esempio, lo stesso principio delle epidemie; è una funzione identica - ha spiegato il ricercatore - cambia semplicemente l'oggetto". Non per niente, le condivisioni sui social network vengono definite 'virali'. Anche il mito del calcio, l'allenatore del Real Madrid, José Mourinho, secondo Santarelli è un esempio di rete. "E' diventato milionario facendo una cosa che non facevano gli altri - ha sottolineato l'esperto -: studiare i particolari, capire come muoversi nel gruppo. D'altronde, una squadra di calcio non é altro che una rete". Altro ambito che dimostra chiaramente l'esistenza e l'importanza globale delle reti è l'economia: "la crisi economica internazionale altro non è che una rete - ha affermato Santarelli -. Il fallimento di due banche negli Stati Uniti ha generato un effetto domino a livello mondiale e questo ci fa capire chiaramente come un singolo punto della rete possa condizionare tutti gli altri".

Il ricercatore ha riservato un passaggio del suo intervento alla storica scienziata italiana Margherita Hack, con cui Santarelli ha collaborato per la stesura di tre libri.

"L'insegnamento più grande che mi ha dato e che io cerco sempre di trasferire ai ragazzi - ha sottolineato - è quello dell'attenzione e dell'approfondimento. A casa sua ci sono centinaia di riviste sottolineate e segnate con i post-it, lei legge i giornali tutti i giorni e mostra in tutto quello che fa un'attenzione notevole verso le cose. E l'attenzione - ha concluso - fa la differenza".
Santarelli, che con il suo intervento ha suscitato l'interesse e la curiosità di centinaia di studenti, ha cercato di parlare ai giovani "utilizzando il loro linguaggio, entrando in quello che fanno quotidianamente, come i social network e quanto altro", con l'obiettivo di far comprendere loro "le grandi opportunità che le nuove generazioni hanno rispetto al passato, grazie ai sistemi che oggi ci permettono di essere sempre interconnessi".

Giunto alla sua terza edizione, "Orientati. Formati al futuro" è stato organizzato dalla Banca del Credito Cooperativo della Valle del Trigno che con tale evento vuole rispondere ad un'esigenza del territorio. L'iniziativa, che ha per obiettivo quello di aiutare gli studenti delle scuole superiori nelle scelte future, ha coinvolto oltre 500 ragazzi di 18 istituti abruzzesi e molisani.

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