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Tozzi e la sua Peugeot CS01 Sport 'scoprono' gli Americani

L'ultraciclista ha già percorso un quarto della sua TransAmerica

31 luglio, 13:08
Tozzi e la sua Peugeot CS01 Sport 'scoprono' gli Americani Tozzi e la sua Peugeot CS01 Sport 'scoprono' gli Americani
Tozzi e la sua Peugeot CS01 Sport 'scoprono' gli Americani

ROMA, 31 LUG - Prosegue, con qualche difficoltà imprevista, la lunga pedalata di Andrea Tozzi - l'ultraciclista in sella ad una bici Peugeot CS01 Sport - attraverso l'America. L'itinerario ha una lunghezza di oltre 12.000 chilometri e unisce lo Stato di Washington nella parte settentrionale della Costa pacifica fino a New York, sulla Costa atlantica, utilizzando naturalmente strade percorribili in bicicletta. Tozzi ne ha già percorsi 3.153 ed è giunto alla 26ma tappa di questa interminabile 'cavalcata' attraverso gli Usa. Le avventure, in questa traversata della parte centrale del Paese effettuata in senso contrario rispetto ai Pionieri e ai loro carri, non sono mancate. Tra un rettilineo e l'altro, tra un panorama da cartolina e un tramonto degno dei migliori film sul Mid West, il blog ci descrive l'esperienza di queste tappe: ''Ultimi metri firmati Dakota del Nord - scrive l'ultraciclista italiano dagli Usa - Sono a Fargo (sì, la Fargo dei fratelli Coen) e domani arriva il quinto stato del coast to coast americano firmato Peugeot, il Minnesota. Io e la mia CS01 Sport oggi abbiamo avuto una giornata intensa, in cui la parte piu' divertente, stavolta, è stata quella prima della partenza anziché' durante la tappa. Divertente col senno di poi ovvio''. E racconta così l'avventura capitata proprio nel North Dakota: ''Gomma posteriore esplosa e non riparabile. Jamestown, una citta' piuttosto grande ma senza alcun posto in cui acquistare un nuovo copertone. Non ne ho uno di riserva e sono praticamente fermo, immobile e costretto a spingere la bici ovunque in città, in cerca di una soluzione. Vado da Walmart megacenter, grande quanto una provincia italiana ma senza un pneumatico giusto per la mia Freccia, poi da Guns & Reel che, come dice il nome, vende pistole, fucili e canne da pesca oltre a qualche bici. Niente neppure li''. Ma, in perfetta sintonia con lo spirito che anima i protagonisti del programma Peugeot Road Experience di cui fa parte TransAmerica, Tozzi non si perde d'animo: ''Parlo con un giovane e paffuto agente dello sceriffo che mi dice di un altro posto in cui tentare. Stessa risposta. Niente sono bloccato. Passano due ore, sotto una pioggia leggera sono fuori dall'ennesimo negozio e senza un modo per ripartire. Si avvicina un uomo e mi domanda dove vado oggi. Da nessuna parte gli rispondo, sono senza gomma posteriore, non ne ho un'altra di riserva e nessuno vende pneumatici da corsa. Subito si mette al lavoro col suo Iphone, cerca numeri, contatta amici, cerca di aiutarmi. Viene da Washington ma è in North Dakota per lavoro, IT manager e ciclista, è il primo amico a cui devo dire grazie se io stasera sono riuscito a proseguire la mia avventura. Poco dopo si unisce a noi una donna dall'aspetto sportivo, facciamo due chiacchiere e dopo aver capito il problema mi dice che fa un salto a casa a prendere la gomma della sua bici. Torna e mi regala il suo copertone 70023, perfetto per la mia bici. Sono troppo felice, rischiavo di dovermi fermare qua in attesa di una soluzione e invece torno sulla strada''. Tozzi, abile con la tastiera del suo smartphone come con i pedali, sintetizza efficacemente lo spirito dell'America e degli Americani: ''Mi è successo tantissime volte, ma è sempre incredibile per me constatare come nel giro di pochi minuti, in situazioni che comunque sono la regola del viaggiare in modo autonomo, si possa passare dall'incertezza piu' completa, ad un senso di rassicurante amicizia che ti circonda, con persone pronte a darti una mano. Ecco questo, oltre alla bellezza oggettiva di questo Paese, è il vero motivo per cui l'America è il posto straordinario che ho sempre portato nel cuore. La ragione sono loro, gli Americani. Credetemi, sarebbe un delitto non conoscerli. In quest'America priva di rinomate attrazioni turistiche ne ho scoperta una ancora piu' importante, sono loro''. L'ultraciclista scopre però che gli Stati Uniti, in una delle massime espressioni della tecnologia moderna come Google Maps, possono anche 'tradirlo': ''Tappa anomala la 22ma - scrive sul suo blog - dopo 2400 km in cui non ho mai avuto nessun problema, Google Maps, l'applicazione con la quale è stata realizzato l'intero itinerario della TransAmerica, mi dà una bidonata da 40 km. Mi indica come ciclabili strade che in realtà sono un ammasso di ciottoli ed erba. Il guaio è che per scoprirlo ho dovuto fare 20 km verso sud e poi rifarli verso nord, staccandomi dall'Interstatale 94''. L'avventura continua, nonostante l'hightech.

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