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REPORTAGE A Sebastopoli, mimose tra corazzate russe

Grandi celebrazioni per l'8 marzo. "Benvenuti in Russia" FOTO e VIDEO

08 marzo, 22:56
Foto Accogli. 8 marzo: folla donne a Sebastopoli, 'Russia, Russia' Foto Accogli. 8 marzo: folla donne a Sebastopoli, 'Russia, Russia'
REPORTAGE A Sebastopoli, mimose tra corazzate russe

dell'inviato Claudio Accogli

Mimose, rose rosse e tulipani gialli hanno acceso i colori dell'8 marzo a Sebastopoli, in Crimea, dove in centinaia hanno sfidato la pioggia e il freddo gelido per gridare "Russia, Russia!", mentre le corazzate della Flotta del Mar Nero sfilavano a poca distanza. A Simferopoli invece, una ventina di donne manifestavano contro il presidente russo Vladimir Putin con slogan "No alla guerra" e sventolando la bandiera celeste e gialla dell'Ucraina. La festa della donna è molto sentita in tutta l'Ucraina, un Paese in cui il baciamano è la prassi e dove, secondo molti, "ci sono le donne più belle del mondo". Lungo i viali settecenteschi, tra cosacchi e marinai in divisa che evocano l'atmosfera di Guerra e Pace, ragazze e signore accompagnate mano nella mano da fidanzati e mariti sono state sommerse dai fiori, con i ritardatari che si affollavano ai banchetti di tutta la città per non rimanere senza. In piazza Nahimov nel primo pomeriggio un concerto-comizio ha dato il via alla celebrazione: sul palco gli oratori hanno chiesto di inneggiare alla grande madre Russia, scatenando le oltre mille persone strette tra la "Casa di Mosca" - dove hanno sede gli ufficiali della Marina - e l'ingresso del porto militare. Nella piazza, dedicata a uno dei fondatori della città, si univano donne e uomini di tutte le età, volontari russi e marinai della Flotta, decisi a rivendicare il proprio diritto all'autodeterminazione. "Italiano? Ma mica starai con Mussolini vero?", chiede scherzando un veterano cosacco. La polizia controlla i documenti, con molta gentilezza, "tutto a posto". Ma arriva un dimostrante: "Giornalista? Vai via, racconti solo bugie". Lo blocca un militare, lo allontana e chiede scusa. "Benvenuti in Russia", dice un miliziano grande e grosso, la sua pacca sulle spalle si fa sentire. Il timore di essere protagonisti della "disinformazione dell'Occidente" domina la piazza: molte signore con delle splendide mimose rifiutano di farsi fotografare, "poi lo utilizzate contro di noi". Inizia la musica di Nadezhda Babkina, un'icona della musica tradizionale russa. "Vi porto il saluto di Mosca", esordisce, facendo scattare gli applausi. A pochi metri in centinaia portano il saluto al memoriale dei caduti della II Guerra mondiale. Anche lì decine di fiori, mamme scattano foto ai bambini, mentre le ragazze preferiscono i selfie di fronte all'imponente monumento sovietico e agli archi di fiori che spuntano ovunque. Poi si balla, donne e uomini in girotondo, bandiere russe, della Flotta del Mar Nero, della Crimea e dell'Urss a fare da cornice. Non lontano suona un gruppetto di giovani: loro preferiscono gli americanissimi Nirvana, che scatenano l'entusiasmo dei presenti, tutti o quasi con la bandiera di Mosca.

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