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'Fontanone' simbolo della 'Grande Bellezza'

Assieme al Colosseo si contende l'Oscar del monumento più bello

16 marzo, 17:57
'Fontanone' simbolo della 'Grande Bellezza'

di Luca Laviola

ROMA - L'Oscar se lo contendono il Fontanone del Gianicolo (come i romani chiamono la Fontana dell'Acqua Paola) e la Fontana di Trevi, il Colosseo e Piazza Navona, le Terme di Caracalla e l'Aventino. Difficile dire quale sia il luogo di Roma più magnificente mostrato da Paolo Sorrentino nella Grande Bellezza.

La città immortale mattatrice quanto e più di Toni Servillo. Un grand tour dentro il film che ha contribuito in modo decisivo alla vittoria della statuetta. E ad ogni monumento o scenario abbagliante é legata una sequenza dell'opera che ha vinto la concorrenza a Los Angeles. Luoghi reinventati dal regista napoletano, risparmiati dagli insulti del quotidiano. Quasi a ricordare a chi vive a Roma il suo privilegio. 'La Grande Bellezza' si apre sul Colle del Gianicolo, con la scena della fontana dell'Acqua Paola e del coro di donne e del panorama, talmente sfavillante da essere fatale a un turista giapponese, ucciso da un infarto.

C'é poi il Colosseo, la vista dalla terrazza di Jep Gambardella, che appare più volte nel film. E ancora Piazza Navona, silenziosa di notte quando il protagonista accompagna a casa la ricca e bella Orietta, Isabella Ferrari. O il tempietto di San Pietro in Montorio, in cui una mamma cerca la figlia bambina che si é nascosta e Jep la trova, prima di perdersi a sua volta. Il Colle Aventino, dove Stefano, un elegante e claudicante Giorgio Pasotti, porta a passeggiare il giornalista e Ramona-Sabrina Ferilli. Dopo averli ammessi negli inaccessibili palazzi patrizi dei quali ha in custodia le chiavi.

E sull'Aventino, il buco della serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta da cui vedranno la cupola di San Pietro. Alle Terme di Caracalla si svolge una delle scene più felliniane, quella del prestigiatore che cerca di far sparire una grande giraffa. Tributo al genio della 'Dolce Vita', nella 'Grande Bellezza' c'è spazio anche per la Fontana di Trevi. Nel film di Sorrentino ci sono poi luoghi di Roma più lontani dal centro, come il Parco degli Acquedotti. Qui l'artista Talia Concept, interpretata da Anita Kravos, compie la sua performance stralunata scagliandosi con la testa contro un pilone dell'antico acquedotto. Perchè a Roma la bellezza e le vestigia sono sparse ovunque, anche in periferia. Il resto lo fanno il Tevere - lungo la cui banchina Gambardella passeggia -, il tramonto, l'alba e tutte le sfumature di colore della città. Che raramente é apparsa così bella e al contempo così irreale.

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