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Dai rifiuti all'energia, arriva 'Refolo'

Impianto piace a cinesi e alle tasche di alberghi e case turismo

05 febbraio, 20:45
SPECIALE ROCCARASO SPECIALE ROCCARASO

ROCCARASO (L'AQUILA) - Un impianto di compostaggio che trasforma i rifiuti in energia con effetti salutari anche sulla bolletta. Si chiama "Refolo" ed è il progetto pilota sposato dal comune di Roccaraso sotto la benedizione del governo regionale.

L'iniziativa, ritenuta la prima del genere in Italia, è ormai giunta al secondo anno di sperimentazione con risultati che sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.

Il rivoluzionario impianto, collaudato dal Cnr, è a basso impatto ambientale e si basa sull'impiego di energia meccanica per polverizzare, attraverso una macchina chiamata mulino, il rifiuto precedentemente triturato e selezionato. Il materiale che ne esce, se non è riciclato nelle filiere dei consorzi come materia prima e come concime, diventa Css, ovvero combustibile per generare energia termica capace di alimentare impianti di valorizzazione energetica, centrali elettriche policombustibili e centrali di gassificazione. E le analisi dicono che il combustibile prodotto dall'impianto di Roccaraso è di ottima qualità, come certificato dal dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell'Università "La Sapienza di Roma, con cui il Comune di Roccaraso ha stretto un accordo di stretta collaborazione.

"Siamo ampiamente soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo da questa sperimentazione - spiega il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato - l'impatto ambientale è pari allo zero, mentre i benefici economici sono consistenti ed evidenti. Per garantire ai cittadini il servizio di smaltimento dei rifiuti il Comune ha risparmiato circa 400 mila euro: da un milione 273 mila si è passati a 870 mila. Un risparmio che è andato a incidere sulle tasse. La Tarsu per la seconda casa è passata da 149 a 127 euro mentre la prima da 70 a 50 euro; l' albergo più grande di Roccaraso pagava con il vecchio sistema di smaltimento circa 32mila euro, ora ne paga 24mila euro. Un campeggio è passato da 32 a 17mila euro". Attualmente si possono smaltire nell'impianto, proprio in virtù del carattere sperimentale del progetto, solo 5 tonnellate di rifiuti al giorno. Per questo il comune di Roccaraso ha già chiesto alla Regione l'autorizzazione affinché 'Refolo', possa essere adottato in maniera definitiva.

Anche perché nei mesi scorsi sono giunti a Roccaraso, interessati dai risultati del progetto, rappresentanti dalla Cina dalla Russia, Turchia, Arabia Saudita e da Malta. "La presenza qui a Roccaraso e l'interesse dimostrato per la nostra iniziativa da rappresentanti qualificati di nazioni importanti, ultima in ordine di tempo la Cina - spiega Di Donato - è l'ulteriore dimostrazione che il nostro progetto sullo smaltimento dei rifiuti è stata una scelta lungimirante che può portare ulteriori benefici nel futuro. Anche a livello mediatico. Aver adottato una tecnologia d'avanguardia che non produce inquinamento ma che con il tempo può creare profitti per quanto riguarda la produzione di energia, sta suscitando interesse internazionale anche da parte di grandi potenze".

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