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Rifiuti: Ispra, nel 2014 raccolta differenziata al 45,2%
Rapporto Istituto, meno 14% smaltiti in discarica
29 ottobre, 17:13 (ANSA) - ROMA, 29 OTT - Nel 2014 la raccolta differenziata in
Italia è arrivata al 45,2%, pari a 13,4 milioni di tonnellate,
con un aumento del 3% rispetto al 2013. Obiettivo, quello del
45% di differenziata, che viene raggiunto con sei anni di
ritardo. I rifiuti urbani smaltiti in discarica sono diminuiti
di circa il 14%. Questa la fotografia scattata dal nuovo
Rapporto sui rifiuti urbani edizione 2015 dell'Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che,
oggi al ministero dell'Ambiente, ha presentato anche la nuova
piattaforma su produzione e differenziata 'Comune per Comune'
aggiornata al 2014 (catasto-rifiuti.isprambiente.it).
Nel 2014 - si spiega nel report - la produzione di rifiuti urbani è aumentata dello 0,3% rispetto al 2013, dopo tre anni in cui invece c'era stata una riduzione complessiva di circa 2,9 milioni di tonnellate (meno 8,9%). In proporzione è aumentata di più al Nord (più 1,4%) mentre è scesa al Centro (meno 0,3%) e al Sud (meno 0,9%).
Quanto alla raccolta differenziata, viene confermato il primato del Nord ma si riduce il ''divario'' con il resto del Paese. Ci sono 14 province che si attestano al di sopra del 65%: 11 al nord, 1 al centro e 2 al sud; a Treviso si registrano i livelli più elevati di raccolta differenziata (81,9%) mentre i più bassi sono in Sicilia (Enna 6,1%, Palermo e Siracusa 7,8%).
Aumentano anche i rifiuti riciclati: nel 2014 la percentuale di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio è stata pari al 45,2%. In discarica finiscono ancora il 31% dei rifiuti urbani, con un aumento di quelli trattati prima dello smaltimento (si arriva al 70% nel 2014). Il 17% dei rifiuti urbani viene incenerito (il 50% è Combustibile solido secondario o frazione secca) mentre il 2% viene inviato ad impianti produttivi, tipo i cementifici, per essere utilizzato come combustibile per produrre energia. (ANSA).
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Nel 2014 - si spiega nel report - la produzione di rifiuti urbani è aumentata dello 0,3% rispetto al 2013, dopo tre anni in cui invece c'era stata una riduzione complessiva di circa 2,9 milioni di tonnellate (meno 8,9%). In proporzione è aumentata di più al Nord (più 1,4%) mentre è scesa al Centro (meno 0,3%) e al Sud (meno 0,9%).
Quanto alla raccolta differenziata, viene confermato il primato del Nord ma si riduce il ''divario'' con il resto del Paese. Ci sono 14 province che si attestano al di sopra del 65%: 11 al nord, 1 al centro e 2 al sud; a Treviso si registrano i livelli più elevati di raccolta differenziata (81,9%) mentre i più bassi sono in Sicilia (Enna 6,1%, Palermo e Siracusa 7,8%).
Aumentano anche i rifiuti riciclati: nel 2014 la percentuale di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio è stata pari al 45,2%. In discarica finiscono ancora il 31% dei rifiuti urbani, con un aumento di quelli trattati prima dello smaltimento (si arriva al 70% nel 2014). Il 17% dei rifiuti urbani viene incenerito (il 50% è Combustibile solido secondario o frazione secca) mentre il 2% viene inviato ad impianti produttivi, tipo i cementifici, per essere utilizzato come combustibile per produrre energia. (ANSA).