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Giappone: Fukushima, alluvione disperde sacchi radioattivi

Pieni materiale raccolto da decontaminazione intorno a centrale

14 settembre, 19:15
L'alluvione che ha duramente colpito il nordest del Giappone, con un bilancio di 7 vittime e 15 dispersi, ha spazzato via nella prefettura di Fukushima decine di sacchi riempiti coi residui radioattivi raccolti coi lavori di decontaminazione seguiti alla crisi nucleare alla centrale di Fukushima Dai-Ichi.

Nel villagio di Iitate, secondo i funzionari della prefettura, diversi contenitori hanno riversato materiale, mentre il ministero dell'Ambiente ha spiegato che un totale di 293 sacchi sono finiti in un fiume, di cui 171 recuperati.

Le piogge eccezionali per il mese di settembre, cadute la scorsa settimana sul Giappone del nordest e favorite dal passaggio del tifone Etau, hanno registrato altre tre vittime accertate nelle prefetture di Ibaraki e Tochigi, portando il totale a quota 7.

Oltre 3.000 residenti della città di Joso, a Ibaraki e a 50 km da Tokyo, sono ancora sotto evacuazione a causa del fiume Kinugawa che giovedì ha rotto gli argini inondato un'area di 40 chilometri quadrati, danneggiando pesantemente infrastrutture come i sistemi di dstribuzione dell'acqua potabile.

Il sindaco di Joso, Toru Takasugi, s'è scusato per i ritardi nell'ordine di evacuazione sul lato orientale del Kinugawa: "Sono molto dispiaciuto. Non mi sarei mai aspettato che l'argine potesse crollare e ho omesso di informare i residenti in aree in cui non c'erano notizie che il fiume si stesse ingrossando", ha detto Takasugi in conferenza stampa, nel resoconto della Kyodo.

L'ordine di evacuazione, infatti, è stato mandato a circa 350 nuclei familiari solo dopo che il fiume aveva rotto gli argini.

Le ricerche dei dispersi sono proseguite anche oggi, mentre alcune scuole hanno ripreso a funzionare, nel tentativo di un ritorno alla normalità. La polizia di Tokyo ha inviato oltre 200 agenti nella cittadina da giovedì, allo scoppio della crisi.

Infine, sono stati accertati alcuni casi di sciacallaggio nelle abitazioni lasciate incustodite dalle famiglie evacuate, spingendo la polizia della prefettura di Ibaraki ad aumentare la sorveglianza.

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