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El Nino mette a rischio sopravvivenza pinguino reale
Acque più calde allungano loro viaggio per ricerca cibo
30 ottobre, 13:10 (ANSA) - ROMA, 30 OTT - Le temperature più calde dell'Oceano
Indiano stanno mettendo a rischio la sopravvivenza del pinguino
reale. L'allarme viene da uno studio pubblicato su Nature
Communications, che sottolinea come a causa delle conseguenze di
El Nino e dei cambiamenti climatici questi animali sono
costretti a coprire distanze sempre più lunghe per procurarsi il
cibo.
I ricercatori hanno seguito gli spostamenti dei pinguini reali delle Isole Crozet, un arcipelago nell'oceano Indiano meridionale, per 16 anni, dal 1994 al 2010. Durante i mesi estivi questi pinguini nuotano verso il fronte polare, l'area dove l'aria calda dei tropici incontra quella fredda, una zona ricca di prede per questi uccelli.
La distanza percorsa è rimasta invariata fino al 1997, data del maggiore episodio di El Nino mai registrato. In quell'anno, proprio a causa del Nino, la temperatura dell'oceano è salita di un grado oltre la media, con conseguenze anche sul fronte polare, che si è spostato di 130 chilometri, allungando così non solo il viaggio di andata ma anche quello di ritorno. E oltre a dover coprire una distanza maggiore per procurarsi il cibo, questi uccelli dovevano anche tuffarsi più in profondità. Non tutti i pinguini sono riusciti a sopravvivere ad un cambiamento così importante: in quell'anno la popolazione di pinguini delle Isole Crozet è diminuita del 34%. (ANSA).
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I ricercatori hanno seguito gli spostamenti dei pinguini reali delle Isole Crozet, un arcipelago nell'oceano Indiano meridionale, per 16 anni, dal 1994 al 2010. Durante i mesi estivi questi pinguini nuotano verso il fronte polare, l'area dove l'aria calda dei tropici incontra quella fredda, una zona ricca di prede per questi uccelli.
La distanza percorsa è rimasta invariata fino al 1997, data del maggiore episodio di El Nino mai registrato. In quell'anno, proprio a causa del Nino, la temperatura dell'oceano è salita di un grado oltre la media, con conseguenze anche sul fronte polare, che si è spostato di 130 chilometri, allungando così non solo il viaggio di andata ma anche quello di ritorno. E oltre a dover coprire una distanza maggiore per procurarsi il cibo, questi uccelli dovevano anche tuffarsi più in profondità. Non tutti i pinguini sono riusciti a sopravvivere ad un cambiamento così importante: in quell'anno la popolazione di pinguini delle Isole Crozet è diminuita del 34%. (ANSA).