Numeri da record per i primi cinque
gruppi bancari italiani anche nel 2024. Intesa Sanpaolo,
Unicredit, Banco Bpm, Mps e Bper chiudono la semestrale con una
crescita del margine di interesse del 10,4% rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente. E' quanto emerge dall'analisi
condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl.
L'incidenza del margine di interesse sul totale dell'attivo
passa dall'1,6% all'1,8%, mentre le commissioni nette registrano
una crescita del 6,5%, supportata anche da un incremento della
raccolta indiretta nel primo semestre del 5,3%, favorita dal
buon andamento dei mercati. La politica seguita fino ad oggi
dalla Bce ha fatto sì che la discesa dei tassi di mercato a
breve termine sia avvenuta a ritmo molto lento, col risultato di
gonfiare il margine di gestione del denaro. Il notevole
incremento dei ricavi ha determinato un utile netto di oltre 12
miliardi di euro, in crescita del 19,8%, con un Roe delle 5 Big
italiane del 15,5%.
La nota dolente - prosegue la First Cisl - resta il credito.
Gli impieghi registrano infatti una contrazione del 3,2% (oltre
37 miliardi il calo in valore assoluto) rispetto allo stesso
periodo del 2023. Se si considerano i dati al netto dei pronti
contro termine alla clientela, che rappresentano effettivamente
i prestiti all'economia reale, alle famiglie e alle imprese, la
riduzione è del 4,5% in un anno (dato che non considera Bper che
non fornisce informazioni a tal proposito). E' una tendenza che
vale del resto non solo per i primi cinque gruppi, ma per tutto
il settore.
"I grandi gruppi italiani hanno realizzato utili elevatissimi
nei primi sei mesi del 2024, ma si è contemporaneamente ridotto
il credito a imprese e famiglie", afferma il segretario generale
di First Cisl Riccardo Colombani.
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