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Al Salone di Venezia i progetti per le navi del futuro

Mostra esplora soluzioni green e sostenibili per le barche

02 giugno, 15:58
(ANSA) - VENEZIA, 02 GIU - Futuro, innovazione, formazione sono il cuore della esposizione "Muve Yacht Projects", nella Tesa 99 dell'Arsenale di venezia, nell'ambito del quarto Salone nautico internazionale.

La esposizione è una delle iniziative che sono state create a contorno del salone fin dalla prima edizione, ed è realizzata con i partecipanti al bando internazionale curato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con il Comune di Venezia e Vela Spa. I progetti esplorano il futuro e sono barche, sia a vela sia a motore, che immaginano soluzioni per la nautica prossima ventura, sintonizzata su propulsioni e soluzioni abitative green.

Il comitato scientifico della iniziativa è coordinato da Carlo Nuvolari-Duodo, ingegnere e architetto navale, ad di Nuvolari Lenard srl, e composto da Mariacristina Gribaudi Presidente Muve, Luigi Foresti, Presidente di Mase generators SpA, Andrea Ratti, docente di yacht design presso il dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Il tema completo di quest'anno era "Soluzioni innovative per la sostenibilità e la flessibilità d'uso di unità charter da diporto. Concept per la progettazione e la gestione del ciclo di vita di unità a noleggio, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale".

Il progetto premiato arriva dallo studio professionale Dyd Dynaship di Roma, amministratore l'architetto Franco Gnessi, e si chiama Nautilus 650 Black Whale Edition. Della nave sono state premiate le soluzioni tecnologiche "green" volte alla sostenibilità ambientale, l'estrema flessibilità distributiva che le permette di essere funzionale anche per il charter, e la versatilità di utilizzo a tutte le latitudini ed in tutte le condizioni metereologiche, garantendo un altissimo livello di sicurezza in navigazione.

"Questa iniziativa si sta evolvendo - dice Nuvolari-Duodo - e stiamo coinvolgendo le università per spingere studenti e professionisti a interessarsi alla sostenibilità in aree più specifiche. La ricerca va verso una 'vera' sostenibilità per indirizzare gli sforzi per capire come agire a livello complessivo sul prodotto, perché non basta più parlare di un particolare o di un motore elettrico per risolvere il problema".

(ANSA).

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