Il nuovo comandante della
Legione Carabinieri Calabria, gen. Riccardo Sciuto si è
insediato oggi nell'incarico subentrando al gen. Pietro Salsano,
nel corso di una cerimonia alla quale ha preso parte il
comandante del Comando interregionale Culqualber Giovanni
Truglio. Presenti alla cerimonia autorità civili, militari e
religiose.
Truglio, dopo aver sottolineato la valenza e la
professionalità di entrambi gli ufficiali ha poi incoraggiato
tutti i carabinieri a perseverare nella difesa della legalità e
nella tutela dei cittadini, "ben consapevole delle difficoltà
quotidianamente affrontate e dei sacrifici personali e familiari
richiesti per l'adempimento di questa missione".
Salsano, nel suo intervento, ha riepilogato brevemente le
molteplici operazioni contro la 'ndrangheta, la cattura di
pericolosi latitanti anche in territorio estero, il contrasto ai
crimini ambientali, la campagna antincendio boschiva, il
contrasto all'abusivismo edilizio, fino ad arrivare
all'abbattimento dell'ecomostro di Torre Melissa. Una strategia
di comando, quella di Salsano, che ha investito anche sui
rapporti interistituzionali creando un dialogo fruttuoso con
protocolli d'intesa, convegni e incontri al fine di unire le
forze, in particolare con le tre università delle Calabria e con
il mondo delle imprese tra cui Confapi e Unindustria. Un'unione
di intenti è stata istituita anche con la Regione Calabria
soprattutto sul campo della prevenzione e repressione di reati
ambientali.
"Saluto - ha detto parlando con i giornalisti Salsano che
assumerà il ruolo di comandante della Divisione unità
specializzate dell'Arma a Roma - ma anche consapevolezza di
essermi legato molto a questa terra alla popolazione, per quello
che abbiamo fatto per cme sono andati avanti i rapporti che si
sono andati consolidando e che hanno favorito la mia azione e
quella dei carabinieri su questo territorio di cui mi sono
innamorato perché è notevolissimo. Non bisogna puntare il dito
solo su quello che non va e che non va in tante altre parti
d'Italia ma vediamo quali sono gli esempi virtuosi che ci sono
pure qui. In Calabria sono tanti. Puntiamo su quello, esaltiamo
quelli perché c'è voglia veramente della gente di liberarsi e
l'Arma credo abbia contribuito molto in questi tre anni e sono
sicuro che continuerà".
Sciuto giunge dal Raggruppamento investigazioni scientifiche
di Roma che ha diretto per più di tre anni. Ha frequentato
l'Accademia militare di Modena e la Scuola ufficiali Carabinieri
di Roma. E' laureato in Giurisprudenza e Scienze della sicurezza
interna ed esterna. Tra gli incarichi ricoperti, quello i
comandante della Compagnia di Carpi (Modena) e la di
Caltanissetta in Sicilia, venendo impiegato anche alla Sezione
Anticrimine di Palermo. Da Ufficiale superiore ha comandato la
prima Sezione del Nucleo operativo del Gruppo di Frascati, è
stato Capo ufficio personale ,arescialli presso il Comando
generale a Roma e, successivamente, ha comandato il Battaglione
allievi ufficiali Carabinieri all'Accademia Militare di Modena.
Nel 2009 è stato ridestinato in Sicilia, al comando del Reparto
operativo di Catania, quindi, dal 2011 al 2014, ha retto il
Comando provinciale di Agrigento e, in seguito, è stato Capo
centro operativo Dia di Palermo. Dal 2016 al 2019 è stato
comandante provinciale di Genova, vivendo e gestendo anche la
tragedia del Ponte Morandi.
Tra le priorità del suo nuovo incarico, Sciuto, parlando con
i giornalisti, ha indicato la "criminalità organizzata, quella
comune, quella diffusa ogni forma di illegalità, la difesa della
legalità in generale ma la difesa della bellezza che in qualche
caso viene attaccata e deturpata per ragioni che ben conosciamo,
quindi nella difesa di tutti gli interessi collettivi".
"Ai calabresi - ha aggiunto - dico che bisogna essere
fiduciosi perché lo Stato è lo Stato e si imporrà sempre e
comunque". Il nuovo comandante regionale ha poi sottolineato
l'importanza della prevenzione, "una delle attività tipiche
dell'Arma che ha la caratteristica che non è facilmente
misurabile visto che io non so quanti reati ho evitato
attraverso il controllo del territorio ma è un'azione
ineludibile, insuperabile che è alla base dell'attività dei
carabinieri". Truglia, che conosce già il questore di Catanzaro
Paolo Sirna per una comune esperienza in Sicilia, ha quindi
sostenuto che delle sue esperienze passate gli servirà tutto e
niente. "Per me - ha spiegato - è un'esperienza nuova, tutto
quello che sia stratificato concorrerà a darmi una visione del
posto in cui mi trovo ma sono sicuro che tutto andrà
assolutamente per il meglio. Io sono molto motivato anzi sono
molto più che motivato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA