REPORTAGE Sebastopoli vuole Mosca: 'saremo Russia'
Il 30 marzo referendum sull'annessione
05 marzo, 11:54dell'inviato Claudio Accogli
SEBASTOPOLI (CRIMEA) - Vladimir Putin dice di non vuole annettere la Crimea, ma Sebastopoli, sede della base della Flotta russa del Mar Nero la pensa diversamente: "Siamo russi, Kiev ci ha sempre ignorato, vogliamo essere un pezzo di Mosca", si legge in una lettera all'Ue degli attivisti pro-russi della città. Sebastopoli terrà un proprio referendum, sganciato da quello della Crimea, il 30 marzo, lo stesso giorno fissato inizialmente dal governo di Simferopoli, la capitale della regione, per la consultazione autonomista di tutta la Crimea.
"La maggioranza della popolazione vuol essere parte della Russia, su questo non ci sono dubbi, stiamo solo mettendo a punto i dettagli tecnici per il voto", che sarà per l'adesione alla Russia, ha detto all'ANSA Ivan Komelov, membro della commissione incaricata di redigere il quesito referendario. L'annuncio, ha detto, arriverà tra pochi giorni, probabilmente entro sabato. Komelov parlava davanti alla sede dell'amministrazione di Sebastopoli, a pochi metri dal memoriale dedicato ai caduti russi della II Guerra mondiale, presidiata dai manifestanti filo-Mosca, molti dei quali gridavano "gli americani devono smettere di bere il sangue russo". In un volantino, una lettera all'Ue dicono, i dimostranti chiedono che Bruxelles e Washington "rispettino la nostra volontà, non vogliamo la guerra, vogliamo un processo democratico attraverso il voto popolare", si legge. Il governatorato di Sebastopoli è a pochi metri dal porto, segnato dal via vai di navi militari russe. Sono almeno una trentina quelle operative di ultima generazione, assicurano gli addetti della rada. Nelle strade si incrociano volti dai tratti chiaramente russi, giovani di bell'aspetto, con tutta probabilità marinai russi. Sono diverse migliaia, la gran parte biondi e con gli occhi di ghiaccio.
Gli altoparlanti piazzati in tutta la città diffondono il monito delle autorità: "Non create caos, state calmi, in caso di problemi la polizia è a vostra disposizione", recita l'audio in russo. Non è chiaro da dove parta, ma il neo-governatore di Sebastopoli ha un passaporto russo. Diversa la situazione a Simferopoli: probabilmente il referendum si terrà prima del 30 marzo. La linea che appare condivisa dalla piazza è quella dell'indipendenza, la nascita di uno Stato sovrano che, nelle intenzioni delle autorità provvisorie, "faccia da ponte" nei rapporti tra Kiev e Mosca. Il tam-tam è diventato virale: "Nel sud dell'Ucraina, alle porte della Crimea, ci sono molti corvi, speriamo non aspettino i cadaveri".