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Gruppo D: Uruguay, con Tabarez sogna il bis del '50

E' stata l'ultima delle 32 squadre a qualificarsi, ma anche la prima ad essere sorteggiata nel girone dell'Italia: il mondiale azzurro comincia dall'Uruguay di Cavani, Caceres, Gargano, Pereira, Gonzalez, Forlan, guidato dal 'maestro' Oscar Washington Tabarez che, curiosità della storia, sedeva sulla panchina della 'Celeste' anche 23 anni fa, in occasione della sfida agli ottavi di finale dei Mondiali di Italia '90 contro gli azzurri di Azeglio Vicini. Insomma, nessuno meglio degli uruguayani conosce il calcio italiano, per averlo giocato, vissuto, frequentato, studiato. Un match 'vintage' tra due due delle nazionali più pluridecorate della storia: la Federazione uruguayana, fondata nel 1900, è affiliata alla Fifa dal 1923.

Nella sua storia l'Uruguay ha vinto 21 titoli: in ordine di importanza ricordiamo 2 campionati Mondiali (nell'edizione casalinga del 1930 e nel 1950 proprio in Brasile), 2 Olimpiadi (nel 1924 e 1928), 15 coppe America (è la squadra plurititolata). Brasile 2014 e' il Mondiale numero 12 per la 'Celeste': i numeri parlano di 47 incontri disputati, con bilancio di 18 vittorie, 12 pareggi e 17 sconfitte, 76 reti segnate e 65 subite. Oltre ai titoli vinti nel 1930 e nel 1950, nelle altre partecipazioni l'Uruguay ha ottenuto tre quarti posti (1954, 1970 e 2010), è stato eliminato nei quarti di finale nel 1966, negli ottavi di finale nel 1986 e nel 1990, nella fase a gironi nelle edizioni del 1962, 1974 e 2002. L'Uruguay, finito al quinto posto per peggior differenza reti nei confronti dell'Ecuador nel girone sudamericano (7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte), è stato 'ripescato' grazie allo spareggio contro la Giordania (5-0 ad Amman e 0-0 nel ritorno a Montevideo).

A scorrere la formazione dell'Uruguay ci si sbizzarrisce a collocare ogni calciatore in una squadra italiana, considerato che - fra ex e attuali tesserati, sono nove in tutto i giocatori che si portano addosso l'odore della Serie A: Cavani e' stato il 'vicere' di Napoli; Caceres gioca nella Juventus; Alvaro Gonzalez nella Lazio; Arevalo Rios nel Palermo; Diego Forlan ha indossato, in un recente passato, la maglia dell'Inter; Abel Hernandez gioca pure lui nel Palermo; Muslera ha giocato nella Lazio; passato italiano (sempre nel Palermo) anche per Aguirregaray; Gaston Ramirez ha militato nel Bologna. L'ultimo incrocio tra le due nazionali e' recente: la 'finalina' per il terzo posto alla Confederation Cup a fine giugno, vinta dagli azzurri 5-4 ai rigori dopo il 2-2 dei tempi supplementari (doppio Cavani tra le reti di Astori e Diamanti). Nove in totale i precedenti e un bilancio in assoluta parità: 3 vittorie azzurre, 3 pareggi e 3 successi dell'Uruguay.

Prima della Confederation, l'ultimo successo italiano risaliva ai Mondiali di Italia '90, 23 anni fa, il 25 giugno 1990 a Roma, ottavi di finale, quando fu 2-0 azzurro con le reti di Schillaci e Serena ed anche allora sulla panchina della 'Celeste' sedeva Tabarez.

L'Uruguay, finito al quinto posto per peggior differenza reti nei confronti dell'Ecuador nel girone sudamericano, è stato costretto allo spareggio contro la Giordania per accedere a Brasile 2014, che ha vinto imponendosi 5-0 ad Amman all'andata e pareggiando il ritorno a Montevideo 0-0. Nel girone sudamericano - come detto - la "Celeste" era finita quinta, con 25 punti, 7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, 25 reti segnate ed altrettante subite, differenza reti 0 contro il +4 ecuadoriano (20-16). I 5 pareggi ed i 25 gol subiti sono il record negativo tra le 31 qualificate a Brasile 2014, il primo condiviso con Messico, Argentina e Honduras, il secondo alla pari del Cile. (Ha collaborato Football Data).

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