Fondi Ue:Uil Abruzzo,male trattativa nazionale,rischio tagli
Campo,da 634 a 400mln, Regione chieda incontro urgente a Governo
31 marzo, 15:03 (ANSA) - PESCARA, 31 MAR - Cattiva partenza a livello
nazionale: ritardi e una valanga di rilievi (351) da parte della
Commissione Europea alla bozza di accordo di partenariato
presentata dall'Italia, ora impegnata a correggere il documento
entro il termine ultimo del 22 aprile 2014. E per le Regioni in
transizione c'è il rischio concreto che subiscano una
penalizzazione assurda invece di godere di condizioni di miglior
favore rispetto alle normali regioni dell'obiettivo
competitività.
Così il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo, in merito alla programmazione 2014-2020 dei fondi Ue.
"L'Abruzzo - riferisce il sindacalista - ha avuto 634 milioni e 400.000 euro (di fondi Fesr e Fse) nella programmazione 2007-2013 in quanto regione dell'obiettivo competitività, mentre ora, per la programmazione 2014-2020, per l'Abruzzo riconosciuto come regione in transizione girano ipotesi spaventose che si aggirano sui 400 milioni. Il confronto inter-istituzionale non è stato sufficiente. Proponiamo che la Regione chieda un incontro urgente al Governo, insieme con le parti sociali rappresentative del lavoro e dell'impresa. In quella sede, verificare le possibilità di cambiare l'atteggiamento della Commissione Europea e/o di compensare l'Abruzzo con congrue dotazioni di Fondo Sviluppo e Coesione (l'ex-Fas), da deliberarsi in sede Cipe, dando seguito alle promesse fatte in questo senso a più riprese dal Governo ma finora non attuate".
Ecco, secondo Campo, lo stato della spesa dei fondi 2007-2013 rendicontata al 31-12-2013): Fse: spesi 184.200.000 su 316.600.000. Fesr: spesi 192.300.000 su 317.800. Totale: 376.500.000 spesi su 634.400.000, pari al 59,3%. Restano da spendere entro il 31 dicembre 2015, 257.900.000 (40,7%).
"Hanno pesato negativamente in questa programmazione - dice Campo - il cattivo coordinamento tra le Direzioni e la mancata riforma della pubblica amministrazione regionale, che graverà anche sulla chiusura del ciclo 2007-2013 e sulla nuova programmazione 2014-2020. Si sono fatti passi avanti nella spesa del Fse, che nel periodo 2000-2006 è stata pessima. Gli enti locali abruzzesi si sono dimostrati ancora una volta fragilissimi. Bisogna rafforzare l'informazione sulle opportunità offerte dai fondi e la capacità progettuale".
E sulla partenza della programmazione 2014-2020 a livello regionale: "Il Dup (Documento Unico di Programmazione) deliberato dalla Giunta Regionale il 27 gennaio 2014 (Obiettivi e Linee Guida per la programmazione unitaria dei fondi comunitari 2014-2020) dopo una finzione di confronto - afferma il rappresentante Uil Abruzzo - è un atto privo di scelte e del tutto autoreferenziale nell'individuare i difetti della programmazione 2007-2013 e le correzioni da apportare per il 2014-2020. Chiediamo si recuperi un confronto vero nella stesura dei POR (Piani Operativi Regionali) per i fondi Fse e Fesr, partendo subito, visto che la scadenza è prossima (la scadenza ultima per i POR è il 22 luglio 2014).
Infine Campo si appella al presidente della Regione, Gianni Chiodi: "Cgil, Cisl, Uil e Confindustria avevano chiesto un' Autorità di Gestione Unica per i fondi Fesr e Fse. Il Presidente Chiodi ha risposto con una Cabina di Regia. Siamo disposti ad accettare soluzioni diverse, purché funzionino. Ad oggi, la Cabina di Regia è come se non ci fosse. Perpetuare lo stato di scoordinamento presente è impensabile: chi ha proposto la Cabina di Regia si assicuri che funzioni". (ANSA).
Così il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo, in merito alla programmazione 2014-2020 dei fondi Ue.
"L'Abruzzo - riferisce il sindacalista - ha avuto 634 milioni e 400.000 euro (di fondi Fesr e Fse) nella programmazione 2007-2013 in quanto regione dell'obiettivo competitività, mentre ora, per la programmazione 2014-2020, per l'Abruzzo riconosciuto come regione in transizione girano ipotesi spaventose che si aggirano sui 400 milioni. Il confronto inter-istituzionale non è stato sufficiente. Proponiamo che la Regione chieda un incontro urgente al Governo, insieme con le parti sociali rappresentative del lavoro e dell'impresa. In quella sede, verificare le possibilità di cambiare l'atteggiamento della Commissione Europea e/o di compensare l'Abruzzo con congrue dotazioni di Fondo Sviluppo e Coesione (l'ex-Fas), da deliberarsi in sede Cipe, dando seguito alle promesse fatte in questo senso a più riprese dal Governo ma finora non attuate".
Ecco, secondo Campo, lo stato della spesa dei fondi 2007-2013 rendicontata al 31-12-2013): Fse: spesi 184.200.000 su 316.600.000. Fesr: spesi 192.300.000 su 317.800. Totale: 376.500.000 spesi su 634.400.000, pari al 59,3%. Restano da spendere entro il 31 dicembre 2015, 257.900.000 (40,7%).
"Hanno pesato negativamente in questa programmazione - dice Campo - il cattivo coordinamento tra le Direzioni e la mancata riforma della pubblica amministrazione regionale, che graverà anche sulla chiusura del ciclo 2007-2013 e sulla nuova programmazione 2014-2020. Si sono fatti passi avanti nella spesa del Fse, che nel periodo 2000-2006 è stata pessima. Gli enti locali abruzzesi si sono dimostrati ancora una volta fragilissimi. Bisogna rafforzare l'informazione sulle opportunità offerte dai fondi e la capacità progettuale".
E sulla partenza della programmazione 2014-2020 a livello regionale: "Il Dup (Documento Unico di Programmazione) deliberato dalla Giunta Regionale il 27 gennaio 2014 (Obiettivi e Linee Guida per la programmazione unitaria dei fondi comunitari 2014-2020) dopo una finzione di confronto - afferma il rappresentante Uil Abruzzo - è un atto privo di scelte e del tutto autoreferenziale nell'individuare i difetti della programmazione 2007-2013 e le correzioni da apportare per il 2014-2020. Chiediamo si recuperi un confronto vero nella stesura dei POR (Piani Operativi Regionali) per i fondi Fse e Fesr, partendo subito, visto che la scadenza è prossima (la scadenza ultima per i POR è il 22 luglio 2014).
Infine Campo si appella al presidente della Regione, Gianni Chiodi: "Cgil, Cisl, Uil e Confindustria avevano chiesto un' Autorità di Gestione Unica per i fondi Fesr e Fse. Il Presidente Chiodi ha risposto con una Cabina di Regia. Siamo disposti ad accettare soluzioni diverse, purché funzionino. Ad oggi, la Cabina di Regia è come se non ci fosse. Perpetuare lo stato di scoordinamento presente è impensabile: chi ha proposto la Cabina di Regia si assicuri che funzioni". (ANSA).