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Reale Mutua: Mihalich, in museo ricordi di Torino e d'Italia

Lana, dalla nostra storia basi ed energie per guardare a futuro

05 marzo, 15:46
Reale Mutua: Mihalich, in museo ricordi di Torino e d'Italia Reale Mutua: Mihalich, in museo ricordi di Torino e d'Italia

TORINO - Nel 185/esimo anniversario della stipula della prima polizza della Società Reale Mutua di Assicurazioni, che ricorre a maggio, "si fondono i ricordi di Torino e dell'Italia". A dirlo è il presidente della Compagnia di assicurazioni, Iti Mihalich, secondo cui il nuovo museo della Società mette in evidenza "un cammino iniziato ancor prima dello Stato unitario, con le radici che affondano nel Regno di Sardegna per accompagnare la nascita dello Stato italiano e diffondersi in tutte le regioni".
   Una storia che, attraverso i documenti, le testimonianze racchiuse nel nuovo percorso di visita, "racconta quella di tutti noi - aggiunge il direttore generale della Società Reale Mutua di Assicurazioni, Luigi Lana -. L'Italia è un Paese che ha superato grandi difficoltà, come due guerre mondiali, ma anche in queste circostanze la Reale Mutua non ha mai fatto mancare il sostegno alla popolazione, mettendosi al servizio della collettività".
   Un patrimonio che ora, in termini di testimonianze del passato, ma anche di divulgazione della cultura di mutualità assicurativa, Reale Mutua con il suo museo storico intende mettere a disposizione di tutti. "E' un museo d'impresa che parla a un pubblico diversificato - aggiunge Lana -, dai più giovani, con il linguaggio della multimedialità, agli anziani che amano ricordare tempi lontani, di una Torino che non c'è più".
   Non è solo, comunque, una celebrazione del passato: la Società Reale Mutua di Assicurazioni guarda piuttosto alla sua storia come alle basi da cui proiettarsi verso un futuro di progetti ambiziosi: il Gruppo ha approvato di recente un disegno strategico che ha l'obiettivo di accrescere il valore nei confronti dei soci e di garantire la continuità dei risultati anche in periodi complessi, come quello che stiamo vivendo.
   Ma l'orizzonte può spingersi anche oltre: "Prendendo spunto dal fatto che la nostra sede precedente, dove oggi sono collocate le sale museali, ha ospitato l'ambasciata di Venezia ai tempi del ducato di Carlo Emanuele di Savoia - conclude il direttore generale -, ci siamo posti come orizzonte da raggiungere almeno quello della durata della Repubblica di Venezia". Considerato che l'età dei Dogi ha avuto il suo corso per 800 anni, la strada da percorrere insieme sarà ancora lunga.

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